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C’è grande attesa dei lavoratori del servizio facchinaggio della Regione per la sentenza del tar Sardegna che si pronuncerà il prossimo 7 dicembre. L’azienda per cui lavorano attualmente che si occupa del servizio, ha la proroga del contratto fino al 31 dicembre, poi verrà sostituita. A vincere il bando regionale per i servizi di facchinaggio, pulizia e portierato della regione è stata una società che con un consistente ribasso ha previsto di ridurre stipendi e ore lavorative. Per questo motivo la Sarda Servizi ha ricorso al Tar, vogliono sapere se ci sono irregolarità.
“Un’operazione che farà risparmiare alla regione oltre un milione di euro – dice Pier Mattia Mazzuzi portavoce dei lavoratori – ma che lo fa sulla pelle di 27 dipendenti che vedranno il loro stipendio dimezzato, tre di noi verranno licenziati.”
Per loro infatti il contratto passera da multiservizi a fiduciario, da 7 euro a 4 euro all’ora. Da 1100 euro a 700, sotto la soglia di povertà, insomma. A nulla sono valse le proteste, i sit in sotto la regione, le denunce.
“Dopo quindici anni – ribatte – vedo lo stipendio dimezzato, la cosa più triste è che si va avanti coi ribassi e ormai il lavoratore ormai è considerato solo come un numero.”
Non resta che attendere il 7 dicembre per capire di quale morte dovranno morire.