Le medicine consigliate dai medici di famiglia restano nelle farmacie, gli anziani non se le possono permettere perché la priorità va data, quasi obbligatoriamente, al cibo. Ci sono frigoriferi da riempire e, in contemporanea, condizioni fisiche sempre peggiori. Senza integratori e vitamine, infatti, a rimetterci è il fisico degli ultra 65enni. Dopo la denuncia di Sisinnio Zonnedda, presidente dell’Ada (Associazione diritti degli anziani) di Cagliari, fioccano le testimonianze. “Io è da quasi un anno che non ho medico di base, da quando ho fatto il vaccino, sto male, ho dolori dappertutto e non so a chi rivolgermi. Siamo letteralmente abbandonati”, scrive Gabriella Campus di Cagliari. “Io ho appena curato il Covid, 100 euro di medicine tra spray nasali e altre cose! Tutto indispensabile, tutto a pagamento! Un anziano con 400 euro di pensione come fa?”, racconta Antonella Meloni.
Un’altra pensionata, Pierangela Mura, descrive alla perfezione i costi elevati che ha dovuto sostenere per curarsi, sinché ha potuto: “Siamo super abbandonati, l’ultima volta medicine che pagavo una fesseria, purtroppo salvavita, le ho pagate 50 euro perché non le ho ritirate tutte, sennò sarei arrivata a 100 euro, è assolutamente assurdo”. Astrid Corrias racconta: “Per tutte le ricette si aggiunge il ticket, se si prende il generico non si aggiunge niente. Parlo di tutti i farmaci, non solo gli antibiotici. Io, nonostante abbia un papà che ha sia l’esenzione per età che l’esenzione per patologia, il ticket lo paga e ci sono farmaci che la Asl non passa e si pagano”.









