Una problematica che non può essere circoscritta solo a una spiaggia bensì si estende pressoché a tutte, ossia quella dei residui pericolosi che possono mettere in pericolo la vita degli amici a quattro zampe e causare accidentalmente ferite ai tanti fruitori del mare. Tra ami da pesca, lenze attorcigliate, bottiglie di vetro e, addirittura, siringhe usate è un dribbling tra pericoli: una tranquilla giornata in spiaggia o una passeggiata a piedi scalzi si può, così, trasformare in una spiacevole disavventura. Ha generato una discussione costruttiva il fatto raccontato ieri da Casteddu Online riguardo un cane, salvato in extremis dal veterinario, dopo aver ingerito amo e lenza da pesca. Il fatto in questione è avvenuto lungo il litorale di Capoterra, non a Margine Rosso come esposto in un primo momento, ma sono soprattutto dal litorale di Quartu le segnalazioni riguardo questi incidenti che, con attenzione e civiltà, si possono ben evitare. “È successo anche al mio cane che ha trovato, lenza compresa, mischiato tra la spazzatura nella duna di fronte al vecchio ospedale Marino. Fortunatamente è riuscito ad espellerlo dopo tre giorni” racconta un cittadino.
“Questo è uno dei tanti ami con l’esca che ho raccolto. Anche i miei cagnolini sono caduti in queste trappole” espone un altro con tanto di immagine allegata. “Alcuni anni fa’ con un amico abbiamo estratto un amo dalla lingua di un cane proprio in quella zona, gli ami non si lasciano così sulla battigia”. E ancora: “A Margine Rosso sono stati buttati bocconcini avvelenati per eliminare i cani”. “Capitato anche a me nella spiaggia di Margine Rosso dedicata ai cani, per fortuna si vedeva il filo che fuoriusciva dalla bocca”. Una problematica ben recepita dai cittadini, insomma, che coinvolge gli animali come le persone, soprattutto i bambini, che, intenti a correre o a giocare con la sabbia, potrebbero ferirsi seriamente. A tal proposito è stato chiesto un parere all’assessore al benessere animale Garone che, da mesi, si prodiga a livello istituzionale con azioni mirate a sensibilizzare verso il rispetto degli animali e a preservare i diritti di tutte le specie: “A Capoterra sono fatti sporadici quelli che interessano i residui di pesca lungo il litorale. Generalmente i pescatori sono molto attenti, potrebbe capitare, però. Non esiste un regolamento a riguardo ma basterebbe solo aver un buon senso civico”. Massimo impegno da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Beniamino Garau che, anche attraverso l’istituzione di questo assessorato, intende dare una forte motivazione ai cittadini al fine di accogliere, sempre più, il benessere animale come pratica da esercitare. Sensibilizzare, soprattutto, le nuove generazioni, un rispetto che deve partire come una prerogativa indissolubile per evitare scene e fatti strazianti che coinvolgono gli animali. Vivere nell’ottica del rispetto verso tutti è la base, insomma, della civiltà e del buon comportamento per generare un’esistenza comunitaria serena e producente.












