Lamentele e disagi per il servizio dedicato a anziani e disabili: da 4 mesi solo la corsa di andata o di rientro e, in taluni casi, si presentano giornate in cui non vengono garantite entrambe le corse. Il caso in aula dopo un’interrogazione del consigliere del Gruppo misto Alessandro Sorgia.
L’Amico Bus è un servizio di Trasporto Pubblico a chiamata, del tipo “porta a porta”, a disposizione delle persone con disabilità, persone con limitazioni psico-fisiche accertate o ultrasessantenni che non possono utilizzare il servizio di Trasporto Pubblico di linea.
Come funziona? Gli utenti, il giorno prima della effettiva necessità del trasporto, al fine di fissare un appuntamento, chiamano telefonicamente il Ctm all’apposito numero negli orari indicati dall’azienda (dalle 8 alle 13). La sera prima gli stessi vengono richiamati dagli operatori del relativo call center che comunicano ai richiedenti l’appuntamento fissato per il giorno successivo, per poter accompagnare i richiedenti in molti casi ad effettuare visite mediche di vario tipo o comunque per qualunque necessità.
Tuttavia, il servizio da circa quattro mesi è cambiato, “garantendo esclusivamente la corsa di andata o di rientro e, in taluni casi, si presentano giornate in cui non vengono garantite entrambe le corse”, spiega Sorgia, “le preoccupazioni e le lamentele degli utenti non sono poche in quanto le corse non vengono garantite come in passato, probabilmente perché i mezzi non sono sufficienti al fine della soddisfazione di tutte le richieste”
Tuttavia “il servizio evita il pagamento di un taxi da parte dell’utenza, le cui corse diverrebbero troppo onerose, e in molti casi non si può sostenere, soprattutto per coloro che lo utilizzano quotidianamente;, quindi risulta affrontare con urgenza e prendere in seria considerazione la problematica evidenziata, al fine di implementare un servizio ritenuto indispensabile ed efficace dalla collettività”.












