Certo non è una sorpresa, ma ora ci sono i fatti, e cioè numeri e dati che inchiodano la fallimentare gestione della sanità in Sardegna, bocciata anche per la garanzia sulle cure essenziali, quelle cioè a cui ogni cittadino dovrebbe avere diritto gratuitamente o pagando un ticket. Lo rileva la Fondazione Gimbe in un’analisi relativa al monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza: solo 11 regioni risultano adempienti nel 2020. La Sardegna, che raggiunge un punteggio massimo di 179 su 300, è tra quelle inadempienti.
Nel dettaglio, nel 2020 sulla base del punteggio totale sulle prestazioni che il servizio sanitario nazionale eroga gratuitamente o tramite il pagamento di un ticket, la Sardegna si posiziona solo al 15° posto fra le regioni italiane. La Fondazione Gimbe ha, inoltre, analizzato le differenze tra gli adempimenti 2020 e quelli 2019, per valutare l’impatto della pandemia sui punteggi totali delle regioni. Rispetto al 2019, nel 2020 i punteggi totali sono peggiorati in tutte le regioni – fatta eccezione per la Provincia Autonoma di Trento e la Valle d’Aosta – dimostrando che la pandemia ha rappresentato un forte “stress test” per la sanità italiana. Tra le 11 regioni con gap superiore a 20 punti – “che si trovano al Sud, di fatto risparmiato dalla prima ondata” – c’è anche la Sardegna con un punteggio del -27,2, che la pone appunto al quindicesimo posto su 21.












