Ennesima aggressione nel carcere di Oristano, dove un detenuto del circuito di alta sicurezza ha brutalmente attaccato un agente di polizia penitenziaria. Il poliziotto stava verificando la richiesta del detenuto per una chiamata, quando quest’ultimo, in preda a un improvviso scatto d’ira, lo ha colpito al volto facendolo cadere a terra, per poi tentare di strangolarlo. Solo il tempestivo intervento di un altro agente e di due detenuti ha evitato che l’aggressione sfociasse in tragedia. Il poliziotto ferito è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso, dove si trova ancora in osservazione.
A denunciare l’accaduto è Michele Cireddu, segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna, che lancia un duro attacco alla gestione dell’istituto: “Le aggressioni e le minacce nei confronti del personale sono sempre più frequenti. Il carcere di Oristano è ormai un caso critico e la gestione burocratica della direzione impedisce ai poliziotti di lavorare in sicurezza. Il personale è allo stremo, con un aumento preoccupante delle assenze per stress. Non si può andare avanti così”. Il sindacato annuncia anche la decisione di disertare la festa regionale del Corpo, in programma per il 26 marzo a Isili, come segno di protesta. “Non abbiamo nulla da festeggiare finché i nostri poliziotti continueranno a subire aggressioni, minacce e condizioni di lavoro insostenibili”, ha dichiarato Cireddu. La UIL PA Polizia Penitenziaria chiede un intervento immediato da parte dei vertici dell’Amministrazione per garantire sicurezza e tutela agli agenti, prima che la situazione degeneri ulteriormente.
A denunciare l’accaduto è Michele Cireddu, segretario generale della UIL PA Polizia Penitenziaria della Sardegna, che lancia un duro attacco alla gestione dell’istituto: “Le aggressioni e le minacce nei confronti del personale sono sempre più frequenti. Il carcere di Oristano è ormai un caso critico e la gestione burocratica della direzione impedisce ai poliziotti di lavorare in sicurezza. Il personale è allo stremo, con un aumento preoccupante delle assenze per stress. Non si può andare avanti così”. Il sindacato annuncia anche la decisione di disertare la festa regionale del Corpo, in programma per il 26 marzo a Isili, come segno di protesta. “Non abbiamo nulla da festeggiare finché i nostri poliziotti continueranno a subire aggressioni, minacce e condizioni di lavoro insostenibili”, ha dichiarato Cireddu. La UIL PA Polizia Penitenziaria chiede un intervento immediato da parte dei vertici dell’Amministrazione per garantire sicurezza e tutela agli agenti, prima che la situazione degeneri ulteriormente.