L’assemblea della Coldiretti è stata l’occasione per discutere in maniera particolare dei temi legati all’agricoltura e all’allevamento, dove i candidati alla presidenza regionale hanno spiegato come interverranno su tale fronte. Per Celestino Illotto, allevatore di Seneghe, “il linguaggio utilizzato dai quattro candidati è stato più politico che concreto: le proposte sono troppo semplicistiche, e poco pratiche. Una vera soluzione, purtroppo, non ce l’ha nessuno. Faccio parte del consorzio “Il Bue Rosso” – spiega Illotto – e la peculiarità dei nostri bovini è tutelata solo da noi allevatori: la Regione Sardegna – diversamente dalle altre regioni italiane, attente alle singole peculiarità territoriali – non ci aiuta nella salvaguardia di una realtà che è destinata a scomparire senza il giusto intervento”. Dello stesso avviso Nanni Carazzu di Santu Lussurgiu: “Le solite parole pre-elettorali, nessuna proposta concreta. Sono convinto, però, che Cappellacci, nonostante le grandi difficoltà economiche nelle quali riversa l’isola, abbia fatto il possibile. La Murgia – continua Carazzu – nasce sì sul territorio, ma sembra voler solo contestare ogni proposta degli avversari. La razza bovina del Bue Rosso, autoctona del Montiferru, se dovesse scomparire, porterà all’impoverimento del territorio”.













