Un’area, ampia, dove poter seppellire i propri cari defunti, per la comunità musulmana: a Cagliari non c’è, e il Ramadan diventa l’occasione, per chi prega Maometto, per farlo notare. Il primo a sollevare la questione, durante l’intervista rilasciata al nostro giornale, è stato Rabiul Islam, 38enne bengalese e a capo dell’associazione islamica cagliaritana. E anche i suoi “fratelli” di fede sono d’accordo. Come nel caso di Ali Hazrat, quarantacinque anni, da sedici vive e lavora nel capoluogo sardo.
Una nuova vita al centro del Mediterraneo “insieme a mia moglie e ai miei due figli, un bambino e una bambina”. Hazrat è sicuro: “Non c’è un cimitero per noi musulmani, è molto importante costruirlo. Abbiamo due spazi per pregare”, spiega, riferendosi a quello di via del Collegio e l’altro di via XX Settembre, “qui in città ci sono tanti musulmani, vogliamo anche una moschea grande”.
“Ho già sentito tante altre persone che chiedono di realizzare un cimitero. Cagliari è una città molto bella e tollerante, in quindici anni non ho mai pensato di andare a vivere da nessun’altra parte”, osserva, sorridente, il quarantacinquenne.










