A Quartu aprirà un “centro crisi” gestito dalla cooperativa sociale Casa Emmaus per aiutare i giovani e meno giovani finiti nel vortice dell’alcol o della droga e, più in generale, delle dipendenze patologiche, come per esempio il gioco d’azzardo. Le emergenze non mancano nemmeno nella terza città della Sardegna: un primo campanello d’allarme era già suonato quando erano arrivati, pochi mesi fa, i dati legati alle giocate d’azzardo: 104 milioni spesi in appena un anno, col tanto per paragonare Quartu a una Las Vegas in miniatura. Ma ci sono anche i super alcolici, soprattutto tra i giovani, e le droghe pesanti come il crack che contribuiscono a rovinare vite. E allora, la Giunta Milia ha detto sì al progetto della cooperativa. Una partnership che consentirà di intervenire in tempi rapidi: chi è in difficoltà potrà essere seguito da medici che prescriveranno questo o quel medicinale e seguire una terapia col supporto di psicologi, per gestire l’astinenza da stupefacenti, alcolici o gioco d’azzardo ed essere inserito in programmi riabilitativi, primo step per sperare di costruire una nuova vita. L’accoglienza nel centro sarà rapida e non sarà indispensabile ricevere una segnalazione dal Serd o da realtà simili. Previsti anche laboratori educativi personalizzati per la crescita individuale e il reinserimento sociale.
Molto soddisfatto l’assessore comunale alle Politiche sociali, Marco Camboni: “C’è un certo bisogno di aiuto che va soddisfatto, siamo pronti a intervenire in caso di cittadini che si trovino in uno stato di bisogno. Tanti i percorsi proposti, da quello sul disagio psicologico sino a quello sulle dipendenze, per arrivare a stilare un percorso terapeutico”.









