“Servizio di parcheggio non custodito, area privata della società ippica di Cagliari srl in liquidazione”. Ecco cosa compare nel cartello affisso nell’area della Sesta fermata, dove centinaia di stalli cambiano colore, passando da bianchi a blu. Cioè a pagamento: due euro dalle 8 alle 13, altre 2 dalle tredici alle diciotto e quattro euro dalle otto del mattino alla sei di sera. Una mini stangata, in altre parole, quella legata ai parcheggi dell’Ippodromo. Società in liquidazione della quale il Comune di Cagliari è socio di maggioranza. E, tra chi frequenta il Poetto per un tuffo o una partita di beach tennis, la rabbia è tanta.
“In tutto il lungomare i parcheggi sono pochissimi, nelle stradine è impossibile lasciare l’automobile, e adesso pure questi parcheggi diventano a pagamento”, dice Antonio Scasseddu, cagliaritano di 54 anni e membro della società sportiva Beach Time, “questi parcheggi sono sempre stati gratuiti, fin dalla notte dei tempi. È una beffa bella e buona, forse il Comune vuole trovare nuovi modi per far cassa?”.











