A cinque anni si innamora del pianoforte, strumento che approfondirà presso il Conservatorio di Santa
Cecilia di Roma. Elegante pianista dalla grana melodica e dalla voce strumentale molto esclusiva, si
avvicina alla musica brasiliana per poi approdare definitivamente all’estetica del jazz intorno ai venti anni.
Nei primi anni ’80 è presente sulla scena romana allora assai fervida, quella che attorno a pochi e fortunati
locali coltivava i grandi musicisti che oggi conducono il jazz italiano. Era consueto, in quegli anni, vedere
dei giovani musicisti italiani esibirsi al fianco di grandi stranieri di passaggio in Italia.
È così che Rita si impegna al fianco di musicisti noti quali, tra gli altri, Chet Baker, Steve Grossman, Peter
Erskine, Joe Henderson, Joe Lovano, Charlie Mariano, Tony Oxley, Michel Portal, Richard Galliano,
Enrico Rava, Michel Benita, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Bob Moses, Andy Sheppard. Nel 1986 lascia
l’Italia per la Svezia, esperienza durata sei anni e che ha rappresentato una chiave di volta nella corsa
musicale della pianista e compositrice.
Dal punto di vista stilistico la ricerca della contabilità della melodia e certo amore per una musica di tipo
evocativo e non solo ipertecnica, ne marcano profondamente la carriera.
Dal punto di vista della notorietà e delle esperienze, nel 1987 viene votata come “Miglior nuovo talento
italiano” dell’anno nel prestigioso referendum indetto dalla rivista Musica Jazz fra la critica specializzata
e l’anno seguente viene chiamata da Billy Cobham per le sue formazioni. Negli stessi anni lavora e
continua a perfezionarsi in Svezia, esibendosi con Palle Danielsson, Anders Jormin, e con Nils Petter
Molvær.
Da metà anni ’90, tornata in Italia, alterna propri progetti nel jazz, come il rapporto che la lega alla
cantante Maria Pia De Vito, a collaborazioni nel mondo della canzone, specie nelle formazioni di Pino
Daniele, trovandosi a collaborare perfino con Pat Metheny.
Autrice di una discografia numerosa e importante, di cui l’incisione in duo con Andy Sheppard (“On The
Edge Of A Perfect Moment”) e il piano solo intitolato “The Light Side Of The Moon”; il trio con Palle
Danielsson e Peter Erskine (che ha licenziato un lavoro discografico per la serie Jazz Italiano Live 2006);
nel 2008 ha pubblicato, sempre per la serie Jazz Italiano Live,” Us and them, Noi e Loro” omaggio ai Pink
Floyd con Raiz, Fausto Mesolella, Andy Sheppard, Giovanni Tommaso, Matthew Garrison, Michele
Rabbia e Alfredo Golino, con ottimo successo di vendita da cui è nato un tour che ha avuto ed ha altrettanto
successo. Nel 2011 ha pubblicato “Variazioni sul Tema” (S’ardmusic) con Luciano Biondini e Javier
Girotto.
Ha composto la colonna sonora del film “Basilicata Coast to Coast” di Rocco Papaleo, per il quale ha
vinto nel 2010 il Premio Ciak d’Oro per la miglior Colonna Sonora ed il premio della stampa
cinematografica, il Nastro d’Argento, nella categoria miglior Colonna Sonora e nel 2011 il prestigioso
“David di Donatello”per la miglior Colonna Sonora.
Rita Marcotulli possiede anche un fitto elenco di collaborazioni prestigiose con scrittori, attori ed attrici tra
cui: Stefano Benni, Alessandro Benvenuti, Chiara Caselli, Lella Costa e Franca Valeri.
Nel gennaio 2012 vince il “Top Jazz”, il più importante premio nel mondo del jazz italiano promosso dalla
rivista Musica Jazz come Miglior Artista 2011.
Il concerto si terrà venerdì 13 febbraio alle 21.30
BFlat – Via del Pozzetto, 9 – Quartiere del Sole – Cagliari – Ingresso 15,00 euro – Prenotazioni:
342.5163268












