Sembra uno scherzo, una battuta, una sparata ironica: ma così non è. La Svezia lancia un affronto “culinario” alla Sardegna e ai sardi. A Malmo, il 31 ottobre prossimo, c’è il taglio del nastro del museo dedicato ai “cibi disgustosi”. Tanti i prodotti provenienti da ogni parte del mondo, e c’è pure l’Italia. Meglio, la Sardegna: l’unico alimento tricolore – ma ancora prima dei quattro mori – presente è il casu marzu. Il tipico formaggio con i vermi viene classificato dagli svedesi come un cibo che, visto che il termine utilizzato è “disgustoso”, non si discosta poi molto da un altra parola, ovvero “schifo”.
Difficile sapere quale sia la quota di mercato del casu marzu nel Paese scandinavo, ma una cosa è certa: tanti sardi – ma anche tanti italiani – stanno già storcendo il naso per questa scelta, che a quanto pare avrebbe trovato il benestare dell’ideatore del museo, lo psicologo statunitense Samuel West. Che sa comunque come si fanno gli affari: il biglietto di ingresso costerà diciotto euro.











