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di Alberto Bertolotti, presidente Confcommercio
Le voci, che in queste ore si stanno susseguendo, sulla possibile vendita delle quote dell’aeroporto di Cagliari producono non poche preoccupazioni. Vi è da dire, inoltre, che l’analisi e la tempistica dell’esito della vendita di Alghero destano il sospetto che la vera “polpa” del boccone sia localizzata nel sud dell’isola.
La Sogaer, gestita da tempo con rigorose dinamiche imprenditoriali, può però vantare un bilancio vivo e sano e l’aeroporto di Elmas, pur nel concordare sulla opportunità di politiche comuni nell’ottica di un unico sistema regionale, ha considerevoli ed evidenti prospettive di autonomo sviluppo e valorizzazione, praticabili già fin dai prossimi mesi e funzionali alle politiche del soggetto proprietario, ovvero la Camera di Commercio di Cagliari.
Vendere in questo momento il vero gioiello di famiglia e consegnare le chiavi del motore ad altri, non importa quale soggetto, sebbene possa sembrare la più facile delle occasioni per risanare il bilancio della Camera, disastrato dalle precedenti gestioni, sarebbe un grave ed irreparabile errore strategico per l’Ente camerale e proietterebbe scenari incerti ed oscuri sull’intero tessuto economico del Sud Sardegna.
Asset strategici come gli aeroporti, in un territorio come il nostro, non si vendono ma, semmai, si comprano! Chiederò pertanto all’intero Consiglio, alla Giunta ed al Presidente della Camera di Commercio di Cagliari, con tutta la forza e l’autorevolezza che mi viene consegnata dal parere unanime di ogni singolo associato della Confcommercio – organizzazione che ha candidato e contribuito in maniera determinante alla elezione dell’attuale Presidente della Camera, nonché associazione imprenditoriale di gran lunga maggiormente rappresentativa del Sud Sardegna e dell’itera isola – l‘espressione di una chiara e netta posizione contraria a questa eventualità. Che riteniamo, semplicemente, impraticabile.
Si tratta infatti di una partita troppo importante per il nostro futuro economico. E’ necessaria pertanto la più ampia condivisione in uno scenario di Consiglio e di Giunta camerali che abbiano una salda guida ma che siano al contempo rappresentativi nel modo più largamente consentito dalla normativa in vigore. Una partita quindi assolutamente vietata a giocatori solitari, tanto più se, per caso, dovesse essere ritenuta, dalla politica locale, funzionale anche alla sistemazione ed alla tenuta di alcuni assetti dell’attuale Governo regionale.
La Regione, invece, farebbe finalmente bene a riflettere sulla opportunità – a fronte di una partecipazione societaria del tutto inconsistente e marginale ed a fronte di un impegno finanziario che non è stato, non è, e di certo non sarà pari a quello sostenuto per lo scalo algherese – di sedere ancora in seno al CDA della Sogaer. Pur con tutto il noto, vivo e sincero apprezzamento che Confcommercio ha più volte, per prima e pubblicamente, espresso nei confronti dell’ottimo operato e delle indiscutibili qualità umane e professionali dell’attuale CDA, i tempi sono finalmente ormai ‘stra-maturi’ perché, relativamente alle scelte di gestione dello scalo cagliaritano, a partire da quelle sulle prossime politiche di bilancio, si proceda immediatamente ad un passaggio di consegne che porti a chiudere finalmente il capitolo commissariale e ne riporti visione politica e strategica in capo al tessuto delle imprese.