Un modello sardo ispirato alle Baleari che scopiazza la Sicilia ma che sembra più un modo per garantire 25 milioni di euro alle compagnie che un aiuto reale ai sardi. Le novità sono state presentate dal presidente della Regione Solinas e dall’assessore dei Trasporti Moro (rispettivamente segretario e presidente del Partito sardo d’Azione), a poco più di due mesi dal voto, dopo 5 anni di legislatura in cui la situazione del trasporto, per tre anni e mezzo in mano alla Lega e poi passata ai sardisti, è diventata sempre più disastrosa.
Secondo quanto detto da Solinas e Moro, sarà una sperimentazione di un anno su tre direttrici: continuità territoriale, aiuti ai vettori per l’introduzione di nuove rotte e contributo economico per alcune fasce di popolazione per voli europei non coperti dalla continuità. Ma non per tutti, anzi per meno della metà della popolazione sarda – under 25 e over 65 – mentre tutta la fascia di mezzo, ovvero quella che si presume lavori e paga le tasse, resta completamente tagliata fuori da ogni aiuto. I rimborsi sono quantificati a seconda dei costi: 25 euro per biglietti tra i 100 e i 125 euro, 50 per i voli tra i 125 e i 175, 75 euro per la fascia tra 175 e 500 euro.
E, come se non bastasse la speculazione messa in atto da anni da parte delle compagnie, Solinas e Moro a quelle compagnie regalano anche 25 milioni di euro. Milioni che sono nelle casse della Regione grazie alle tasse pagate dai cittadini che lavorano ma che sono completamente esclusi dai rimborsi.











