
Ha respinto tutte le accuse il presidente della Regione Christian Solinas, interrogato per oltre un’ora questa mattina nell’udienza preliminare in cui è accusato di abuso d’ufficio, reato che sarebbe legato alla nomina, nel 2019, del direttore generale della Presidenza della Regione Silvia Curto e del direttore generale della Protezione Civile, Pasquale Belloi. Solinas, rispondendo alle domande del giudice per l’udienza preliminare Ermengarda Ferrarese, del pm Andrea Vacca e del suo avvocato difensore Salvatore Casula, ha ribadito la sua estraneità a tutte le accuse e ricostruito l’iter burocratico che ha portato alla scelta dei nomi. Il governatore ha ricordato che, trattandosi di incarichi fiduciari, la scelta richiede compatibilità e affinità con il politico di riferimento, mentre tutta la parte della valutazione dei requisiti spetta agli uffici competenti. Che, stando a quanto detto da Solinas ai giudici, all’epoca non hanno avanzato alcuna osservazione tecnica su eventuali problemi relativi alla scelta di Curto e Belloi. Un silenzio considerato assenso che aveva poi portato alla scelta finale.
Presenti in aula anche l’assessore del Personale, la leghista Valeria Satta, accusata di tentata concussione e il capo di Gabinetto di Solinas Maria Grazia Vivarelli, accusata di induzione indebita all’interno della stessa inchiesta.
La prossima udienza è fissata per il 4 luglio.