Abbanoa, il balzello della discordia: “Non pagate ancora il deposito”

Ecco come funziona la questione del deposito cauzionale di Abbanoa. Sul piede di guerra le associazioni di consumatori


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 La questione del deposito cauzionale richiesto da Abbanoa, che per l’Unione Nazionale Consumatori “è del tutto priva di motivazioni giuridiche e contrattuali, è anche scorretta e ambigua nella forma della lettera di richiesta inviata a tutti gli utent”i.

Infatti , spiega il Presidente Regionale Romano Satolli – [email protected], “in essa si indica nella parte sinistra l’importo totale e la data di scadenza al 19.5.2015. Però vi allegano solamente due bollettini precompilati negli importi e nella scadenza,  in cui la prima è il primo Dicembre 2014, senza però che vi sia anche un bollettino con l’importo totale, che possa essere utilizzato da chi  eventualmente intende pagare in unica soluzione alla scadenza del 19.5.2015.

L’Unione Nazionale Consumatori non dice alle migliaia di utenti che si rivolgono ad essa di non pagare la cauzione, ma di attendere la risposta dell’Autority alla quale è stato richiesto se effettivamente dovuta, oltre ad un suo decisivo e sollecito intervento nei confronti del gestore unico dell’acqua in Sardegna.

Abbanoa, qualora non riceva il pagamento della prima rata, non dice se in tal caso l’utente sia considerato moroso, nonostante indichino la scadenza dell’importo totale al 19.5.2015.

Abbanoa dichiara che chi paga le bollette con RID bancario, il deposito cauzionale viene ugualmente incamerato e poi restituito con la prima bolletta utile. Quando sarà la prima bolletta utile? Dopo un mese o dopo uno o più anni, come avvenuto finora? Qualora poi il deposito cauzionale sia di importi elevati di diverse centinaia di euro (per esempio anche piccole chiesette di campagna), quanti anni occorreranno per pareggiare il loro debito verso gli utenti in base ai ridicoli consumi mensili?

Ed ancora si domanda il Presidente Romano Satolli  : considerate le migliaia di bollette con importi assurdi per i quali si debba ricorrere alla conciliazione, come può fidarsi l’utente a dare ad Abbanoa il proprio IBAN,  con il pericolo di vedersi addebitare cifre assurde che in conciliazione potrebbero essere annullate o ridotte e poi restituite non in moneta, ma solo con accredito sulle bollette successive?

Abbanoa tra l’altro ha il Monopolio dell’acqua in Sardegna, per cui gli utenti sardi non hanno nemmeno la possibilità di scegliere un altro gestore.

Comunque l’Unione Nazionale Consumatori – [email protected] è vicina agli utenti per risolvere questa ennesima antipatica vertenza”. E intanto in questa foto, la spiegazione tecnica di come funziona. 


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