A Quartu il “black friday” si farà, ok agli sconti pazzi: “Dobbiamo salvarci da soli, il Comune non ci aiuta”

I commercianti del centro della terza città della Sardegna pronti a fare ribassi sino al 50% nell’ultimo weekend di novembre. Patrizia Perez di via Eligio Porcu: “Faccio di tutto per offrire un buon servizio ai clienti, qui non c’è nemmeno illuminazione e non si organizzano eventi”. Sergio Demontis di viale colombo: “Vedrò quali prezzi proporre, tanto quello che non vendo ora lo piazzerò a Natale”


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A Cagliari il “black friday” organizzato salta, i commercianti delle vie dello shopping decideranno singolarmente se proporre sconti nell’ultimo weekend di novembre oppure no. A Quartu, invece, la situazione è totalmente opposta. Nel cuore del commercio cittadino, tra via Porcu e viale Colombo, i “prezzi pazzi” sono pronti per essere scritti sui cartelloni da attaccare alle vetrine dei negozi di abbigliamento e di accessori vari. Lì, nella terza città della Sardegna, un’associazione dei commercianti nemmeno c’è. Meglio, c’era, ma si è sciolta da anni. Ma, a differenza di Cagliari, tanti negozianti sono pronti a onorare i giorni dei ribassi “folli” inventati negli Stati Uniti. Patrizia Perez, 54 anni, ha tre negozi di abiti da sposa, uomo e donna in via Eligio Porcu: “Aderisco al ‘black friday‘, tutti stiamo facendo di tutto per reagire all’attuale situazione di crisi e continuare ad offrire un ottimo servizio ai clienti. Il Comune non ci supporta”, lamenta la Perez, “il centro storico è abbandonato, non ci sono eventi o iniziative e le vie non sono curate. La sera, quasi quasi, non c’è nemmeno l’illuminazione e le uniche luci sono quelle delle nostre vetrine”, afferma. “Proporre sconti è un modo per far avvicinare i clienti in un momento dove c’è tanto bisogno, farò ribassi dal dieci al cinquanta per cento. Sul Natale”, puntualizza la commerciante, “da parte dell’amministrazione comunale c’è pieno silenzio. Non sappiamo ancora se ci sarà animazione”.
A poche centinaia di metri di distanza, in viale Colombo, Sergio Demontis deve ancora definire le percentuali di sconto: “Il 50% no, io la merce la pago e non posso rivenderla a metà prezzo. Qualcosa, però, mi inventerò. Tanto”, osserva, “quello che non vendo durante il ‘black friday‘ lo venderò per il Natale”. Demontis, inoltre, da decano dei venditori del viale, si era già detto contrario all’arrivo del mercato civico. E, sui “mancati aiuti” del Comune, allarga le braccia: “Che aiuto può darci? Non saprei, però ricordo che via Eligio Porcu, proprio dove c’è il palazzo comunale, è stata asfaltata prima di viale Colombo”.


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