di Paola Re
ho appreso dai mezzi di informazione http://sardegnaremix.com/2015/12/02/scandaloso-ecco-il-paese-sardo-che-rade-al-suolo-una-foresta-preistorica-per-fare-del-pellet/ che nella città sarda di Domusnovas (CI) si continua ad abbattere una foresta che ha migliaia di anni per ricavarne pellet. L’Ente Foreste della Sardegna è consenziente, incurante dei danni ambientali collaterali che ne possano derivare: “La denuncia arriva da un articolo del Corriere della Sera… di Gian Antonio Stella che… ritorna a cinque anni fa quando “l’allora assessore regionale all’Ambiente (all’Ambiente!) Giorgio Oppi, l’Ente Foreste (un carrozzone regionale con 7.000 dipendenti, pari a 250 mila a livello italiano!) e il sindaco di Domusnovas Angelo Deiddadetto Angioletto, hanno deciso di inventarsi lo sfruttamento della foresta demaniale del monte Marganai. E di radere al suolo un primo pezzo di 35 ettari di selva”. Tutto questo per dar lavoro a una cooperativa e a una decina di disoccupati del paese. In seguito, sono arrivate le denunce degli ambientalisti perché quelle foreste hanno un valore inestimabile, uno degli ultimi esempi di foresta mediterranea spontanea cresciuta su rocce vecchie di 680 milioni di anni e sopravvissuto nei millenni. Ma per il sindaco di Domusnovas “E’ solo legnaccia”. Ignorando anche il fatto che il taglio degli alberi potrebbe causare danni ambientali e idrogeologici seri. Oltre il danno anche la beffa. Perché, si legge sempre nell’articolo, l’Europa “è disponibile in questi casi a intervenire finanziando la conservazione di aree di particolare interesse…. Un vero peccato per le foreste di Domusnovas… che potrebbero essere tutelate a valorizzate attraverso fondi europei ma vengono invece distrutte senza ritegno”.
Il territorio colpito dalle azioni scellerate è preoccupante http://gruppodinterventogiuridicoweb.com/tag/foreste-demaniali/
Vedere gli alberi colpiti a morte da un’Amministrazione che dovrebbe conservarli è imbarazzante, oltre che doloroso. In certe città gli alberi sono considerati un bene così prezioso che le amministrazioni hanno messo in atto politiche di “adozione”: per esempio a New York o a Londra ma, senza allontanarci troppo, anche in alcune città della Sardegna http://www.adottaunalbero.eu/ . A Domusnovas gli alberi sono puniti, rei di chissà quale colpa. E’ facile dire “E’ solo legnaccia” ma anche un solo albero di un’intera foresta, se subisce un pessimo trattamento, testimonia, pur nel suo piccolo e a modo suo, l’atteggiamento irresponsabile di certe Amministrazioni nei confronti della natura.
Una breve e commovente favola illustrata “L’albero” di Shel Silverstein, Salani Editore, giunta alla decima edizione dal 2000 al 2013, tradotta in trenta lingue, venduta in cinque milioni di copie, racconta e illustra molto bene ciò che agli alberi non dobbiamo fare. E’ letteratura per l’infanzia ma la consiglio anche a persone adulte compresi gli amministratori pubblici. Certe favole sono molto più educative, e soprattutto sincere, della politica di certi enti locali.












