Commissione pari opportunità ancora senza presidente: dopo le dimissioni di Silvia Cabras si attende che il gruppo che si occupa di importanti tematiche sociali si ricomponga e possa riprendere il lavoro interrotto. “Quello che più mi faceva star male era vedere come il gruppo fosse diviso. Un sottogruppo di commissarie ha sempre cercato di creare malumori, divisioni, strano giochi di potere che ho sempre combattuto fino allo sfinimento che è culminato con le dimissioni” spiega Cabras a Casteddu Online. Battagliera da sempre, Silvia Cabras in questi anni ha portato avanti lavori e iniziative importanti al fine di intervenire e sensibilizzare la cittadina verso tematiche attuali, più che mai, come la lotta contro il bullismo e la violenza di genere. Manifestazioni, incontri con esperti hanno richiamato l’attenzione di centinaia di persone compresi i giovani delle scuole che, attenti e coinvolti, hanno partecipato attivamente alle iniziative messe in campo. Non semplici discorsi bensì anche rapporti con ragazzi e ragazze come loro che hanno dovuto fare i conti con la cruda realtà generata da vessazioni e problematiche di vario genere, comprese quelle legate al cibo: mali oscuri che vengono generalmente taciuti e che, invece, Cabras e il suo gruppo hanno voluto mettere in evidenza al solo fine di aiutare i più fragili. Tutto ciò momentaneamente è in standby dopo le dimissioni annunciate durante il penultimo consiglio comunale: “La vita all’interno della commissione pari opportunità ha trovato difficoltà sin dall’insediamento. 14 personalità diverse, vissuti diversi, professioni differenti, così come orientamenti politici anche se questi ultimi dovevamo non farne parte come più volte ho richiesto.
A fatica si sono portati a termine diversi progetti importanti, con temi di grande spessore come:
la marcia per le donne contro ogni forma di violenza, lotta al bullismo, corsa del cuore e tanto altro. In questi mesi quello che più mi faceva star male era vedere come il gruppo fosse diviso. Un sottogruppo di commissarie ha sempre cercato di creare malumori, divisioni, strani giochi di potere che ho sempre combattuto fino allo sfinimento che è culminato con le dimissioni. Quel giorno attaccata dal consigliere Corda sul personale e non essere stata appoggiata neanche con uno sguardo consolatore da due commissarie presenti in aula, vicine al consigliere, mi ha fatto vedere e toccare la cattiveria delle persone.
Non ho mai detto di volermi ricandidare ma ho solamente abbracciato la volontà di diversi componenti che fanno la maggioranza di poter continuare a lavorare se loro lo ritenessero più opportuno e che ringrazio per tutto il supporto che mi hanno dimostrato: Lucia Farigu, Efisia Porcu, Francesca Piu, Carla Careddu, Gianfranco Masala, Salvatore Pinna, Romina Ennas, Barbara Alfonso.
Mi sono candidata per la mia città, per i più fragili e così continuerò a fare, per formazione personale e per i valori che la mia famiglia mi ha trasmesso”.












