Escursione sull’affascinante sella del Diavolo, non prima di aver visitato dal basso l’ex batteria militare di Is Prunas, a cala Fighera, accolti da Fabrizio Merella (La Paillote), che ha spiegato al gruppo di partecipanti in esplorazione tra i sentieri di Calamosca, capitanati dalla guida turistica, Marcello Polastri, le peculiarità storiche di quei luoghi.
IL RACCONTO. Al rientro, prima di incamminarsi sul sentiero che porta ai resti dell’antica chiesetta e che si affaccia su Marina Piccola, una sorta di sorpresa, curiosa, episodi che spesso sono raccontati da coloro che ne hanno fatto a proprie spese sgradita “conoscenza”: un boccomero nascosto tra i cespugli, dotato di binocoli, appostato non di certo per vedere il panorama del faro e della zona ma per osservare dall’alto verso il basso le coppiette appartate in cerca di intimità nello sterrato sottostante.
Una specie di primula rossa degli atti osceni, se così si può definire, un guardone, innocuo ma di fastidiosa presenza per chiunque voglia riservatezza. Inutile dire che il furbetto è stato smascherato a suon di megafono dal capogruppo degli escursionisti e datosi alla precipitosa fuga, ha messo in allarme i giovani in cerca d’amore pomeridiano. Ora il consiglio resta sempre il medesimo, prima di “accoccolarvi” in auto da quelle parti, date un’occhiata con il naso all’insù, chi è desideroso di immagini proibite rimarrà certamente deluso e smascherato sul nascere.
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