A Cagliari una Tari da infarto ma niente sconti: “L’emergenza Covid è finita e tutti stanno lavorando”

In una città ancora troppo sporca i negozianti stanno ricevendo bollette salate. Dal Comune, però, nessun nuovo aiuto: “Oggi tutti i negozi sono aperti senza limitazioni. Bisogna confrontare il pagamento del 2019, siamo riusciti a fare qualche piccolo sconto a chi vive in meno di 100 metri quadri”. E arriva la difesa a spada tratta del porta a porta: “Sta funzionando benissimo quasi ovunque”


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Bollette della Tari più salate nel bel mezzo di una crisi internazionale dove, tra aumento dei prezzi e incertezza, tante famiglie stanno a contare anche il centesimo. Ad averle ricevute sono stati commercianti e titolari di uffici, il raffronto con il 2021 o il 2020 è impietoso, tassa sui rifiuti anche più che raddoppiata. Il tutto in una città ancora troppo sporca e con un servizio di ritiro dei rifiuti che, a detta degli stessi cagliaritani, presenta ancora molte pecche, tra mastelli svuotati con un giorno di ritardo e mancati ritiri. E tutto, anche stavolta, paga il Covid, principalmente. Se negli ultimi due anni, per molti, le bollette sono state più leggere, è perchè c’era l’emergenza pandemica che ha portato i Comuni a poter effettuare una sforbiciata sulla Tari. Oggi, invece, c’è un’altra emergenza, non sanitaria, e allora ci si può augurare che il totale da pagare sia, bene andando, lo stesso del 2019: “Non ci sono più gli aiuti legati all’emergenza Covid, come Comune siamo intervenuti gli ultimi due anni”, spiega l’assessore comunale dell’Igiene del suolo, Alessandro Guarracino. “Oggi la situazione è ben diversa”. Insomma, bisogna pagare e stop: o in un’unica soluzione o in quattro rate. E, se sui social qualcuno si è lamentato per dei conteggi del ritiro del secco che non corrisponderebbero al vero, Guarracino è netto: “Impossibile, gli operai della De Vizia segnano tutti i ritiri effettuati, al massimo possono conteggiarne qualcuno in meno”.
Il presidente della commissione Bilancio, Alessandro Balletto, spiega ancora più nel dettaglio il perchè delle bollette, in tanti casi, aumentate: “Oggi tutti i negozi sono aperti e possono lavorare senza limitazioni o restrizioni, due anni fa e un anno fa no. Il raffronto va fatto con la bolletta del 2019, per il 2022 non sono previsti aiuti e sconti, vedremo eventualmente nel 2023”. E qualche beneficio può arrivare, nel caso, solo per chi ha un’utenza domestica: “Chi ha una casa più piccola di cento metri quadri, per esempio, avrà uno sconto tra il 5 e il dieci per cento sulla bolletta. Non è vero che il porta a porta non funziona, sta andando benissimo quasi ovunque e, con l’invio dei primi pagamenti via Pec, in un solo giorno abbiamo incassato 600mila euro. Dobbiamo arrivare a circa 48 milioni di euro, il totale del costo del servizio affidato alla De Vizia”


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