Le visite lumaca, nonostante la grande vergogna della disponibilità quasi immediata solo se si paga, sono ormai note, nella sanità in Sardegna. Meno, invece, le ricette urgenti scadute, che diventano quindi carta straccia tra le mani di chi spera di essere visitato, per esempio, al torace o al cuore. Tutto perchè non c’è quasi nessuno che possa sborsare, sull’unghia, centinaia di euro per andare in un laboratorio privato, dove magicamente i tempi si accorciano. E gli sos, ormai, arrivano alla nostra redazione da qualunque fascia d’età. Donne ancora in carriera o prossime alla pensione, poco cambia: la sanità che fa acqua fa affogare, nemmeno tanto lentamente, tutti. Claudia Mardeu, 37 anni, ha contattato il Cup. Il motivo? Una visita ortopedica da prenotare per la madre, Donatella, 65 anni: “Dovrà fare un intervento chirurgico al piede sinistro perchè ha il neuroma di Morton”, cioè problemi ai nervi dei piedi che provocano arrossamenti e, soprattutto dolori. “È stato il nostro medico di famiglia a caldeggiare, assolutamente, una visita in un ospedale, e non da un privato. Il primo posto disponibile è il 21 marzo del 2023 al Policlinico di Monserrato. Prima, basta pagare 120 euro, nel settore privato, solo per la prima visita”. Il che vuol dire che, in caso di bis, bisogna tirare fuori altri denari: “Mi sono consultata con mia madre ed è lei che ha detto alla centralinista del Cup di bloccarle quella data così lontana. Ma, nel frattempo, vedremo se sarà possibile accorciare i tempi da qualche altra parte, mia madre vive tra dolori e difficoltà a camminare”.
Ha imparato la variante medica del gioco dell’oca, invece, Giuseppina Lampis. Ha conquistato un po’ di strada verso un possibile intervento al torace? Beh, è dovuta tornare al punto di partenza: “Avevo tra le mani una ricetta urgente, ma siccome non c’era nessun posto libero, se non a pagamento, non volendo pagare ben 362 euro sono stata costretta a tornare dalla mia dottoressa”, racconta la 58enne, residente a Capoterra. “Mi ha dovuto fare una nuova ricetta, valida 72 ore. Ho subito chiamato il Brotzu”. Ma le notizie non sono comunque buone: “Mi è stato detto di passare, ovviamente al più tardi mercoledì, e portare la ricetta e la documentazione. Se, però, il medico non riterrà la mia visita, un’angiotac al torace, urgente, allora dovrò prenotare direttamente per l’anno prossimo”. Sempre se ci sarà un buco libero nelle agende ingolfate della sanità sarda: “Si tratta di una Tac, per me, fondamentale. Non comprendo perchè, se un medico di famiglia dice che è urgente, un altro dottore possa decidere l’esatto opposto”. E, impilando dubbi su dubbi, la data del possibile intervento chirurgico si allontana, purtroppo, sempre di più.