(Alcune foto della mostra “Then Spirit” di Nina Elena Lawlor)
Da domani sino al 14 giugno a Cagliari all’Artelier 63 di Viale Diaz n. 63, sarà possibile visitare la mostra fotografica di Nina Elena Lawlor. La teenager è nata a Stoccarda nel 1999, da mamma cagliaritana e papà irlandese. Ha vissuto i primi anni ad Anversa, in Belgio, per trasferirsi poi a Cork in Irlanda dove è cresciuta fino al compimento dei 10 anni. Negli anni passati in Irlanda ha frequentato la scuola elementare ed è cresciuta giocando all’aperto con i compagni e i vicini di casa, sempre impegnata a organizzare qualche progetto: dall’intrecciare la catena di scoobies più lunga del mondo al vendere biscotti casalinghi e limonata per salvare il “Amur Leopard” per conto del WWF. Fin da piccola Nina si è interessata all’arte, frequentando lezioni di disegno e ceramica, ha vinto diversi premi partecipando a concorsi locali.
Le estati le ha sempre passate in Sardegna dove ha imparato l’italiano ed è venuta a contatto con l’altra metà della sua cultura d’origine. Nina ha viaggiato molto con i genitori e la sorella Sara, in Australia e Nuova Zelanda, Sudamerica, Cina ed Europa. Proprio durante questi viaggi ha cominciato a scattare le prime fotografie, ben presto scoprendo un talento naturale per i ritratti. Sei anni fa si è trasferita a Cagliari dove adesso vive e frequenta il Liceo Europeo. Le sue grandi passioni sono la musica, che ascolta ma anche canta e suona, il disegno artistico e la fotografia.
“Teen Spirit” nasce da una collezione di ritratti di amici e compagni scattati tra il 2012 e il 2014. Nina Elena Lawlor spiega il contenuto della sua opera: «L’adolescenza è l’età della ribellione, dell’Amore (quello con la A maiuscola), dei pianti, e delle risate, di esperienze, speranze, delusioni e dei primi passi nella vita adulta. È l’età delle esagerazioni, del “chi sarò nella vita”, delle “fini del mondo”.. l’età delle emozioni. Gli adulti spesso si dimenticano cosa vuol dire essere adolescenti, si dimenticano che vediamo il mondo in modo diverso. Il nostro è un mondo pieno di alti e bassi, sentimenti che non possono essere contenuti, che dobbiamo esprimere e condividere; ed ecco che entrano in gioco le amicizie, l’arte, la musica, la fotografia, la creatività. Ci aggrappiamo a qualsiasi cosa per ricordare che non siamo soli in questa montagna russa di emozioni che voi adulti definite l’essere adolescenti. Per noi è semplicemente la vita, l’unico modo in cui sappiamo viverla. Questi scatti sono per noi, adolescenti in cerca di noi stessi e del mondo, per ricordarci che non siamo soli. Sono anche per voi adulti che avete dimenticato il Teen Spirit: vi presento il nostro mondo».











