SASSARI. Sarà Martin Chalfie l’ospite d’onore della “Giornata di Studi dedicata al Prof. Piero Cappuccinelli, Accademico Lincei”. Lo studioso statunitense, Premio Nobel per la Chimica nel 2008, sarà all’Università di Sassari lunedì 8 giugno per un doppio appuntamento: la mattina alle 12.00 incontrerà gli studenti della Facoltà di Medicina e chirurgia e gli allievi di alcuni istituti scolastici cittadini, mentre nel pomeriggio alle 16.00 terrà una lettura magistrale dedicata alla “Green fluorescent protein: la proteina che accende la vita”, nell’ambito della conferenza internazionale “Dalla ricerca di base alla cooperazione internazionale”.
L’evento unico nel suo genere, di elevato livello scientifico, è stato organizzato dal Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari e dal Journal of infection in developing countries, diretto dal prof. Salvatore Rubino, in occasione del pensionamento di Piero Cappuccinelli, Accademico dei Lincei, già Professore ordinario di Microbiologia all’Università degli Studi di Sassari.
Martin Lee Chalfie, biologo, nato il 15 gennaio 1947, è professore alla Columbia University di New York. Nel 2008 è stato insignito del Premio Nobel per la Chimica assieme ad altri due colleghi, Osamu Shimomura and Roger Y. Tsien, per la scoperta della Proteina verde fluorescente (Green fluorescent protein, GFP). La GFP è un organismo bioluminescente molto utilizzato come marcatore nelle indagini di identificazione e localizzazione subcellulare delle proteine. Gli studi sulla GFP sono sfociati nella pubblicazione di un lavoro che è tra i 20 lavori più citati nel campo della Biologia e Genetica Molecolare.
La GFP è una proteina composta da 238 amminoacidi che assume una colorazione fluorescente quando viene esposta alla luce ultravioletta. È stata estratta dalla medusa Aequorea victoria (ma molti altri organismi marini hanno proteine verde-fluorescente simili). La forma modificata viene usata per produrre dei biosensori. Il gene GFP può essere introdotto in organismi e mantenuto nel genoma mediante iniezione o con vettore virale o trasformazione cellulare. Ad oggi è stato introdotto ed espresso in molti batteri, lieviti e altri miceti, pesci, piante, insetti e mammiferi, inclusi gli esseri umani.
Piero Cappuccinelli è arrivato a Sassari nel 1974 dopo la laurea in medicina e la specializzazione in Microbiologia all’università di Torino. All’Università di Sassari diventa docente ordinario di microbiologia dopo sei anni. Dal 1995 al 2000 presiede l’Area della ricerca del CNR e dal 1997 al 2002 è vicepresidente del Parco Scientifico e Tecnologico della Sardegna. Il suo curriculum professionale è percorso da un’imponente attività di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo. Dal ’70 all’88 è in Liberia e Mozambico per studiare la risposta immunitaria nelle malattie da protozoi ed elminti e per collaborare alla riorganizzazione del sistema dei laboratori ospedalieri di diagnostica microbiologica. Qui si occupa inoltre della redazione di un piano nazionale per i laboratori clinici e della predisposizione di un programma per la formazione del personale socio-sanitario. Dall’89 partecipa a numerose di missioni per conto del Ministero degli Esteri e di alcune agenzie internazionali come Unicef e Oms in Lesotho, Angola, Zambia, Egitto, Mozambico, Ecuador, Zimbabwe, Sud Africa e Vietnam. Dal 2007 ha realizzato in Vietnam progetti di cooperazione nel settore delle biotecnologie e medicina in collaborazione con la Hue University of medicine and Pharmacy. Nella medesima località ha fondato il Centro “Carlo Urbani” sullo studio e prevenzione delle malattie respiratorie e influenza aviaria, dedicato al medico italiano Carlo Urbani.
Journal of Infection in Developing Countries (www.jidc.org) è una rivista online accessibile e gratuita, coordinata da un Editorial Board internazionale. Ha l’obiettivo di pubblicare lavori di ricerca originali e articoli riguardanti diversi aspetti della microbiologia ed immunologia umana, animale, ambientale e le infezioni nei paesi in via di sviluppo, con particolare attenzione per gli agenti eziologici emergenti o riemergenti, la diagnosi e la sanità pubblica. La rivista ha iniziato a pubblicare articoli online nell’agosto del 2007, a cadenza bimestrale, arrivando al risultato attuale di più di 80 numeri pubblicati e costituito da più di 1300 articoli, con una media di oltre 18 articoli per ciascuna pubblicazione (in crescita). Da Febbraio del 2009, la rivista è diventata un mensile ed ha ottenuto i requisiti necessari per essere accreditata ed indicizzata da PubMed.