Una situazione ben nota ai residenti, ma che ora assume contorni ancora più preoccupanti con l’arrivo dei crocieristi e dei visitatori attratti dal capoluogo sardo. Le segnalazioni si moltiplicano. I turisti, spaesati, lamentano l’assenza di servizi igienici accessibili, costretti a cercare rifugio nei locali della città spesso solo per poter usare i bagni. Anche molti cagliaritani denunciano la medesima difficoltà: trovare un bagno pubblico funzionante è un’impresa. “È inaccettabile che una città che ambisce a essere un’eccellenza turistica si faccia trovare così impreparata su un servizio tanto basilare”, commentano alcuni cittadini. Dove i bagni pubblici esistono, spesso sono inutilizzabili a causa della mancata manutenzione. Gli sforzi degli operatori per tenerli puliti si scontrano con strutture fatiscenti e trascurate. Particolarmente critica la situazione per le persone con disabilità: non solo non esistono servizi dedicati, ma in molti casi quelli esistenti risultano inaccessibili o inesistenti. Anche chi proviene dai comuni limitrofi per trascorrere la giornata a Cagliari si trova spesso costretto a consumare in bar e ristoranti solo per poterne utilizzare i servizi igienici. Emblematica è la richiesta dei frequentatori di viale Buoncammino, uno dei punti panoramici più visitati della città: “È inammissibile – si legge in una delle tante testimonianze – che su un viale tanto frequentato da turisti, famiglie, anziani e bambini, non ci sia nemmeno un bagno pubblico. Assistiamo quotidianamente a scene degradanti: persone costrette a cercare angoli nascosti per i propri bisogni fisiologici”. Un problema di decoro, igiene e accoglienza che non può più essere ignorato. “Il sindaco si attivi – chiedono in molti – per installare nuovi bagni pubblici e garantire una manutenzione costante”. In vista dell’estate, Cagliari deve dimostrare di essere all’altezza del ruolo che si è conquistata negli ultimi anni nel panorama turistico. E questo passa anche, e soprattutto, dalla cura dei servizi essenziali.










