Un evento rarissimo, l’immagine del Poetto e della Sella del Diavolo spolverati con i fiocchi bianchi rimane, ancora oggi, il simbolo di quel giorno. Per i più “datati” è impossibile dimenticare quel giorno: la neve, tanta, o, quanto meno abbastanza per far ingrandire gli occhi innanzi alla meraviglia della natura. Da allora qualche spruzzata ogni tanto, ma mai più niente di abbondante come quel famoso giorno. I bambini, oggi cinquantenni, ricordano ancora l’emozione vissuta: scuole chiuse, improvvisamente, e tutti a giocare con quel manto ghiacciato che, sino ad allora, in tanti avevano visto solo nei cartoni animati. Pietre di ghiaccio erano in realtà le palle di neve che, in tv, sembravo morbide: in verità, lanciate addosso, imitando i beniamini colorati, causavano qualche bernoccolo, ben sopportato, però, per il piacere di questa inattesa novità.











