È spesso al centro dell’attenzione quel fazzoletto di terra dove vivono numerose famiglie nomadi che, anno dopo anno, ha subito un drastico cambiamento: cumuli di rifiuti e tante carcasse di automobili. Sono circa 250, 200 già rimosse, “veicoli senza targa e altri riconducibili a proprietari che a seguito delle indagini non risultano rintracciabili. Ovviamente è solo un primo passo”.
“Un problema, quello del campo rom e delle aree limitrofe, che ci vede impegnati da anni e per il quale stiamo portando avanti con l’assessorato regionale all’Ambiente un progetto di bonifica che richiederebbe una spesa totale di circa 4 milioni di euro. Una vera e propria emergenza, come dimostrano i vari tavoli convocati dal Prefetto, con Regione, Città metropolitana, Asl e attenzionata anche dal ministero dell’Ambiente, che vede la nostra amministrazione quasi inerme davanti a un fenomeno che certamente non possiamo risolvere da soli” ha spiegato Concu.
Non solo rifiuti, però, “poi resterà da affrontare il grande problema dell’emergenza abitativa, trovando una sistemazione per le famiglie che ancora vivono nel campo. Un percorso a oggi complesso che da tempo vede impegnati i nostri servizi sociali e per il quale anche in questo caso abbiamo necessità dell’aiuto della Regione e dei vari enti interessati a diverso titolo”.












