Quest’anno la settimana del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, coincide con l’anniversario della morte di Giulia Cecchettin la cui vicenda è tristemente nota. Pochi giorni fa è stata inaugurata una Fondazione a suo nome, che vuole essere un omaggio a lei ma soprattutto una richiesta di impegno generale contro ogni forma di violenza, partendo da quella verbale. E a questo impegno risponde in particolare l’Università degli Studi di Cagliari con una serie di incontri iniziati già il 14 e 15 novembre. Le iniziative sono state organizzate dal Comitato Unico di Garanzia (CUG), l’organismo dell’Ateneo istituito per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, e sono volte a compiere azioni concrete così che il 25 Novembre copra l’intero anno, accademico e solare.
Il pensiero va alle tante donne uccise nel mondo e alla giovane Giulia, giovane universitaria uccisa a pochi mesi dalla laurea, temuto strumento di formazione e indipendenza. Stando ai dati diffusi dalle Nazioni Unite, sono state quasi 89 mila le donne uccise intenzionalmente nel 2022 in tutto il mondo: il numero più alto registrato nel corso degli ultimi due decenni. In Italia, nel 2024, dati del ministero dell’Interno aggiornati al 3 novembre, sono state 96, 82 delle quali in contesti familiari o affettivi, quasi sempre per mano del partner o dell’ex partner. Si inizia quindi venerdì 22 con un incontro organizzato dal Centro antiviolenza Donna Eleonora di Oristano e dalle associazioni Donna Ceteris e Prospettiva Donna, il 22 e il 23 il concetto di eguaglianza di genere verrà declinato nei suoi diversi aspetti: famigliari, economici, di rappresentanza. Il 25 si terrà un dibattito sull’educazione al linguaggio e verrà posizionata una panchina rossa davanti al dipartimento di Fisica nella Cittadella di Monserrato con la possibilità di lasciare una propria riflessione all’interno di una scatola rossa. Si conclude il 29 novembre con un seminario online organizzato nell’ambito degli incontri formativi della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università italiane sulla violenza di genere in ambito accademico. Le tante e diversificate iniziative sono prova del lavoro accademico continuo per sostenere e favorire un cambiamento culturale dentro e oltre i confini dell’Università.











