Sestu, il circo fa imbufalire gli animalisti: “Non lo vogliamo, gli animali crescono tra violenza e fame”

Protesta di 4 associazioni che si occupano della tutela degli animali: “Non vogliamo il circo in città, quello vero viene fatto senza utilizzare e maltrattare gli animali”. Cosa ne pensate?


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A Sestu esplode la protesta sull’arrivo del circo. In città sono già comparsi i manifesti, previsti spettacoli dal venti dicembre sino al 26 gennaio prossimo. Ma c’è chi dice no. Anna Rita Salaris, coordinatrice sarda del Movimento Animalista, insieme all’associazione l’Oasi dei Vagabondi,alla Leeida e all’associazione Sulle Orme di
Luna, chiede di “non autorizzare o revocare l’autorizzazione all’attendamento del circo Bellucci nel territorio del Comune di Sestu”. La lettera è stata inviata alla sindaca Paola Secci.

“Già da tempo, alcuni sindaci, in tutta Italia a partire da Bologna, San Giovanni
in Persiceto, ed arrivare a Cagliari con il sindaco Massimo Zedda ed ora anche il collega Mario Bruno ad Alghero, hanno vietato l’ingresso nelle loro città a tutti i circhi con animali. Si precisa che noi non siamo contrari alla presenza del circo nelle città, ma al fatto che durante gli spettacoli vengano utilizzati animali, che spesso vengono tenuti in gabbie ed in condizioni
certamente non previste dal benessere animale, sia per integrità fisica e mentale degli animali, sia per condizioni igieniche precarie, in cui sono costretti a vivere”, scrive la Salaris. “Questi animali, impiegati in esercizi non certo consoni alle loro specie-specifiche, vengono addestrati con violenza e con privazione di cibo ed acqua, come viene confermato anche da Ersilia Orfei, che proprio per questo ha deciso di diventare testimonial in una campagna per la libertà di migliaia di animali sfruttati e maltrattati nei circhi. Il circo è nato senza l’uso degli animali e sarebbe bellissimo poter rivedere uno spettacolo fatto da soli umani, come avviene al Du Soleil”.