Statale 554, quel nuovo campo Rom abusivo nel silenzio del Comune

Si scopre solo ora, dopo l’aggressione al giornalista Antonello Lai, che esiste un nuovo campo Rom abusivo da condannare. Eppure sino a ieri era stotto gli occhi di tutti


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Riflettori puntati sul campo rom nella SS. 554 a Cagliari, da Autorità Giudiziaria, forze dell’ordine, politici, esponenti della giunta comunale, Prefettura, Ordine dei giornalisti e persino numerosi altri soggetti scesi in campo, dopo l’aggressione avvenuta ai danni del giornalista Antonello Lai, Tcs e del suo operatore, Matteo Campulla. L’attenzione è massima, soprattutto perché ora più che mai si vuol fare assoluta chiarezza su quel che è accaduto e che tuttora accade in quella zona: da un lato, la sede della Motorizzazione Civile, dall’altro invece, gli uffici del Centro di Assistenza Multicanale di Cagliari, ubicati su un mastodontico “palazzone” dell’Agenzia delle Entrate, in mezzo ad una sorta di collina, dinnanzi all’hotel “”Holiday Inn”, sulla strada statale; nel bel mezzo invece, si possono scorgere baracche, roulotte, furgoni scassati e un’immensa discarica a cielo aperto, dove si trova di tutto: cavi elettrici, carcasse di Pc, televisori, vecchi elettrodomestici, materiale plastico, rifiuti: un campo sterrato, dove ci sono anche evidenti tracce di roghi, quelli che insistentemente i residenti di Mulinu Becciu denunciano da tempo a Polizia Municipale, Forestale, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia. A conferma di quanto appena scritto, oltre al nostro sopralluogo effettuato, anche le conferme ufficiali delle chiamate e dei documenti protocollati negli stessi uffici di competenza appena menzionati. La situazione non è delle migliori, anche perché quel che dispiace, umanamente parlando, è che in questa panoramica quasi da terzo mondo, c’è anche l’attuale presenza di famiglie rom, (adulti e bambini). Rattrista chiunque vedere quello stato di degrado e attorno esseri umani, che abitano in quelle condizioni. Per ora, come ulteriore dato ufficiale, c’è la volontà amministrativa da parte del Comune, (fanno sapere dagli uffici di via Roma), di bonificare quell’intera area e dare una sistemazione adeguata a quelle famiglie. Ci vorrà tempo, questo è ovvio, tra carotaggi e altri sopralluoghi tecnici per valutare l’esatta situazione ambientale. 

L’AGGRESSIONE AL CRONISTA. Un rapido flashback su quel che è avvenuto ai due operatori di Tcs, Lai e Campulla, è presto fatto: «Volevamo solo dare una mano d’aiuto – ha spiegato il giornalista, Antonello Lai – e documentare la situazione in cui vivono quelle famiglie. Da tempo, i residenti di Mulinu Becciu, e i tanti lavoratori e titolari di aziende della zona, lamentano il fatto che quasi ogni notte vengano appiccati dei roghi». Spetterà ora alla Magistratura appurare le responsabilità di coloro i quali appiccano i roghi, che avvengono soprattutto a tarda notte: ci sono delle indagini in corso, (questo è un dato ufficiale), mentre dall’altro lato, esistono numerosi documenti cartacei, con tanto di foto e video, da cui si evincono le colonne di fumo nero che quasi ogni giorno invadono l’intera zona. E poi ci sono le stesse forze dell’ordine, che confermano i numerosi interventi delle autobotti dei Vigili del Fuoco, (scortati sempre da una Volante o da una gazzella del 112), per lo spegnimento di materiale puzzolente che brucia nelle vicinanze: interventi mirati per evitare il rischio di diossina, con seri rischi e pericoli per la salute delle persone, con materiale e sostanze cancerogene che si sprigionano in quell’area.

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Foto-Servizio di Alessandro Congia


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