Base Decimomannu, 70 licenziamenti in vista: è il dramma del lavoro

La conferma oggi in un vertice dei tedeschi: 70 dipoendenti civili perderanno il posto di lavoro nella base di Decimomannu


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Alla base di Decimomannu è l’ora dei licenziamenti e della rabbia. Oggi alla Uil di Cagliari Coordinamento Nazionale Uiltucs Basi. Approvata la piattaforma di rivendicazione per il rinnovo del CCNL del Personale Civile Dipendente delle Forze Armate Straniere. 4500 addetti impiegati nelle 6 basi in Italia. Il Coordinamento ha deciso di tenere la riunione a Cagliari per dare nuova visibilità alla vertenza della base di Decimomannu, dopo l’abbandono dei tedeschi. Questo determinerà ben 70 licenziamenti. Ha omaggiato con la sua presenza il Comandante Tedesco della Luftwaffe Wolfgang Asmus che ha dato gli ultimi aggiornamenti. Presente anche il Segretario Generale della Uil Sardegna Francesca Ticca. “La decisione dell’Aereonautica Tedesca di lasciare Decimomannu desta notevole preoccupazione. Entro il 1 Gennaio 2018 oltre 70 dipendenti civili perderanno il posto di lavoro. E la stessa base, senza i militari tedeschi perderebbe la sua rilevanza e andrebbe verso una probabile chiusura. Sono coinvolte un totale di 1500 persone tra militari e civili per un’azienda militare che rende al territorio un giro d’affari di oltre 100 milioni di euro. Va subito avviata una nuova tornata di confronti con il Governo Regionale e Nazionale per il mantenimento dell’attuale operatività della base, una diversa concertazione territoriale tra la comunità e la presenza militare e il necessario rifinanziamento della Legge 98 del 1971 per la ricollocazione del personale civile. E’ chiaro il monito al Presidente della R.A.S. On. Pigliaru, al Presidente del Consiglio On. Renzi, al Ministro della Difesa On. Pinotti, che devono assumersi la responsabilità su questa vertenza per proteggere il personale civile e militare e le ricadute positive che la presenza militare comporta. Il territorio sardo è già vittima della crisi e dell’assenza di un chiaro modello di sviluppo: all’elenco delle vertenze della Sardegna non si vuole aggiungere anche quella di Decimomannu”, spiega cristiano Ardau di Uiltucs


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