Cagliari, 43enne truffata sul web: “Ho dato i miei documenti a un finto acquirente”

Voleva vendere alcuni oggetti su internet, l’ha finita dando i suoi documenti a un uomo. Il racconto di Bonaria: “Mi ha detto che era della Costa d’Avorio e che gli servivano anche 190 euro per i diritti doganali”


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Truffe su internet, cagliaritana “raggirata” da un finto compratore che, dopo essere riuscito a farsi inviare i documenti di identità della donna, ha chiesto 190 euro per comprare la sua merce. Presentata la denuncia alle forze dell’ordine.
A raccontare la vicenda è Bonaria, 43 anni di Cagliari, che, qualche giorno fa, ha messo in vendita sui gruppi social alcuni oggetti di sua appartenenza. “È stato allora che sono stata contattata da una persona che ha voluto anche i miei documenti prima di concludere l’acquisto. Io glieli ho inviati e, subito dopo, mi ha chiesto 190 euro che mi sarebbero stati resi dopo la conclusione dell’affare. A quel punto ho capito che si trattava di una truffa, una di quelle di cui si sente tanto parlare”.
Il finto compratore dice di essere originario della Costa d’Avorio e che la procedura deve essere così “per il diritto doganale”: un addebito a suo favore di denaro che, dopo la compravendita sarebbe stato reso alla donna. “Nei gruppi social ho scoperto che ha più profili ma usa sempre la stessa mail. Lui è in possesso della copia dei miei documenti e del mio numero di telefono. Tutte le conversazioni le ho date alle forze dell’ordine affinché riescano a fermare questo truffatore. Lui mi ha bloccato non appena ha capito lo avevo smascherato. Vorrei avvisare, con questa mia esperienza, più persone possibili al fine di stare attente”.
Si presenta sempre come una persona educata e gentile: nelle decine di messaggi inviati alla vittima prescelta può riuscire a circuire l’interlocutore sino alla fine: sono tante, infatti, le segnalazioni da parte di chi è stato ingannato.
Non inviare mai soldi, insomma, in questi casi, e, tanto meno documenti di identità e dati sensibili.


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