La battaglia politica tra gli unici due candidati sinora ufficiali che corrono verso la conquista della poltrona di sindaco di Cagliari – in attesa di conoscere il nome dello sfidante del Movimento 5 Stelle – tocca, ancora una volta, il tema della pulizia. Ed è il turno dei volantini pubblicitari, che ormai “invadono” le cassette esterne dei palazzi e, un giorno sì e l’altro pure, finiscono sui marciapiedi, sporcandoli. I cagliaritani, soprattutto negli ultimi giorni di vento, si sono lamentati. Dai rioni più centrali – San Benedetto e Genneruxi su tutti – sino a quelli più periferici – San Michele e Sant’Elia – le fotografie inviate alla nostra redazione sono state davvero tante. E i cittadini hanno chiesto un cambio di rotta, o almeno delle possibili soluzioni contro il “volantino selvaggio”, ovviamente al Comune. Sarà naturalmente compito del prossimo sindaco o sindaca occuparsene, e le ricette proposte da Paolo Truzzu (candidato del centrodestra) e Francesca Ghirra (candidata del centrosinistra) sono diverse.
“I cittadini si devono accollare anche questo problema, legato all’organizzazione del porta a porta che non tiene conto nemmeno di questa situazione”, afferma Paolo Truzzu, “è solo l’ennesimo problema al quale bisognerà porre rimedio. Si tratta anche e soprattutto di una questione di educazione che coinvolge tutti quanti, anche chi si occupa della distribuzione. Parlerò con le aziende e poi, con l’aiuto dei miei assessori, troveremo la soluzione migliore”. Per Francesca Ghirra, invece, “le norme non consentono di vietare la distribuzione di volantini pubblicitari e la magistratura ha già sanzionato alcune amministrazioni comunali che, con regolamento, hanno provato a contrastare il fenomeno. Questo non significa che non si possano attivare altri percorsi. È possibile, ad esempio, limitarne la diffusione con apposita ordinanza che vieti, con obbligo di rimozione in tempi rapidi, l’installazione di cassette per la pubblicità che vengono solitamente installate sulle facciate. Ma possiamo e dobbiamo intraprendere anche altre strade. È mia intenzione, infatti, aprire un confronto con i rappresentanti della grande distribuzione, che hanno peraltro aderito in qualità di partner alla candidatura di Cagliari a Capitale Europea della Sostenibilità, dimostrando di avere una certa sensibilità verso i temi dell’ambiente e del decoro urbano.