Volano i prezzi per il cenone di Capodanno, in Sardegna si spende il doppio che nel centro Italia

La maggior parte delle famiglie trascorrerà il primo giorno dell’anno in casa e in famiglia, con una spesa fra 100 e 200 euro in crescita del 2% rispetto all’anno scorso. Le3 vongole l’alimento che registra l’aumento maggiore, anche gli agriturismi sono una meta molto gettonata


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Volano i prezzi (anche) per il cenone di Capodanno. In casa, in ristorante, in agriturismo o comunque si deciderà di passare la notte del primo giorno del 2024, bisognerà fare i conti con gli implacabili aumenti.

Per chi trascorrerà il Capodanno in casa, la media della spesa è di 100 euro per famiglia, esattamente 98 euro, in leggero aumento rispetto allo scorso anno (+2%), emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ in vista del Capodanno. Quasi nove italiani su dieci (87%) trascorreranno la festa nelle case, proprie o di parenti e amici, mentre gli altri si divideranno soprattutto tra ristoranti e pizzerie dove sono previsti 4,6 milioni di persone ai quali si aggiungono oltre 350mila presenze in agriturismo secondo le stime di Terranostra e Campagna Amica. Se una maggioranza del 34% conterrà la spesa entro i 50 euro a famiglia – spiega Coldiretti – un altro 23% viaggerà tra i 50 e i 100 euro e un 20% arriverà fino a 150. Non manca chi si spingerà a 200 euro (7%), chi addirittura a 300 (8%) e un 2% che andrà oltre.

Tanto per non smentirsi, gli abitanti delle Isole che spenderanno quasi il doppio rispetto ai residenti nel centro Italia (141 euro contro 76 euro), mentre al Sud il budget sarà di 130 euro, rispetto agli 80 euro del Nord Est e agli 84 del Nord Ovest, secondo Coldiretti che evidenzia come a pesare siano anche le differenze nel numero medio di familiari per regione. Le tavolate del cenone si allungano quest’anno ad una media di 7 persone e lo spumante – sottolinea la Coldiretti – si conferma come il prodotto immancabile per quasi 9 italiani su 10 (89%): 95 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia, tra Natale e Capodanno, con una vittoria netta rispetto ai 6 milioni di bottiglie di bollicine straniere come lo champagne.
Non solo lenticchie tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono – continua la Coldiretti – anche i chicchi di uva presenti nel 56% delle tavole. Ne vanno mangiati dodici, uno per ogni mese dell’anno. E di buon auspicio sono anche i melograni simbolo di riparo e protezione dai problemi che il nuovo anno potrebbe portare. L’interesse per le lenticchie è accompagnato dalla riscossa di cotechino e zampone presenti sul 70% delle tavole. Sulle tavole per le feste è forte la presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie ma – sottolinea Coldiretti Impresa pesca – il 65% degli italiani assaggerà il salmone arrivato dall’estero, il 9% si permetterà le ostriche e il 5% il caviale spesso di produzione nazionale. A pesare sui portafogli sarà il caro vongole, ma non solo. Le veraci, in vista del cenone di San Silvestro, arriveranno a costare per le famiglie alle prese con il menu di Capodanno fino al 32% in più.


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