Un orrore difficile anche solo da raccontare quello subito da un bimbo di soli 3 anni da parte del padre e dello zio in un paese vicino Galatina.
Come riporta Repubblica, i due uomini sono stati condannati rispettivamente a 8 anni e 8 mesi e a 8 anni nel giudizio d’appello confermando la sentenza di primo grado del 2020.
La terribile vicenda risale al 2015. Il bimbo avrebbe subito violenze sessuali per due anni, oltre a torture come mozziconi di sigarette spenti sul corpicino, botte e altre indicibili umiliazioni per costringerlo.
L’inferno sarebbe più finito quando è riuscito a raccontare tutto alla sua mamma.
La donna ha quindi raccontato tutto ai carabinieri portando le prove della testimonianza del suo bambino. I due uomini sono stati quindi fermati per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata e continuata.
Le violenze, di cui la donna era ignara fino alla terribile confessione da parte del bambino, avvenivano in casa quando ad esempio il padre si trovava solo con lui, a casa dei nonni o in una casa in campagna.
Intanto, il piccolo e la donna si sono poi trasferiti. Gli avvocati dei due imputati potrebbero fare ricorso in Cassazione per alcune incongruenze da loro riscontrate.












