Risse, violenza, spaccio. A Capoterra si assiste ad una escalation di reati e in molti si chiedono cosa stia succedendo della cittadina a pochi chilometri dal capoluogo sardo. Una raffica di episodi che hanno reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine, con tanto di arresti e sequestri di sostanza stupefacente, preoccupa chi vive in provincia e più volte ha lanciato l’allarme alla polizia e ai carabinieri. Ultimo, soltanto in ordine di tempo, l’arresto effettuato la scorsa notte dagli agenti: le manette sono scattate per Andrea Pinna, diciottenne di Capoterra accusato di violenza sessuale.
Il giovane avrebbe palpeggiato una ragazza che passeggiava con un’amica in via Roma a Cagliari, poi avrebbe litigato con il fidanzato di lei ed altre persone che avevano assistito alla scena, innescando una rissa. Le accuse per Pinna sono anche di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. In base alla ricostruzione effettuata dalla polizia, due ragazze stavano passeggiando in via Roma e dietro di loro si trovavano i fidanzati e alcuni amici. Le ragazze avrebbero incrociato Pinna con un amico, il primo si sarebbe voltato palpeggiando una delle ragazze e tra i quattro è scoppiata una rissa con calci pugni e spintoni, culminata con la fuga di Congiu e Pinna verso largo Carlo Felice. Ma nella zona tre giorni fa è anche stata effettuata un’operazione antidroga.
Gli agenti della squadra mobile di Cagliari hanno infatti raccolto le segnalazioni ricevute da alcuni residenti a Capoterra e lunedì scorso hanno fatto scattare una serie di perquisizioni che hanno condotto all’arresto di Antonio Pilia, 56 anni, trovato in possesso di 134 grammi di hascish, 10,5 grammi di marijuana, materiale per confezionare le dosi e 740 euro in contanti, denaro che sarebbe stato guadagnato, secondo gli investigatori, con lo spaccio di droga. In manette pure Gianluca La Placa, 39 anni, nel quale appartamento sarebbe stata trovata altra droga e un “kit” per il confezionamento. Infine è stato denunciato un 33enne perché trovato in possesso di cinque piante di marijuana di media altezza.
Per lo stesso reato, un altro arresto è scattato nelle ultime ore: un giovane aveva infatti trasformato un box in alluminio in una serra per coltivare marijuana. Accusato di detenzione e spaccio un disoccupato di 26 anni, Walter Batzella. I carabinieri della Stazioni di Capoterra e Pula ieri hanno perquisito l’abitazione del giovane, in via Lombardia, ed hanno trovato uno zaino contenente della droga e 197 grammi di marijuana e materiale per confezionare le varie dosi.
Basta tornare al 7 maggio, invece, per ricordare la vicenda di Alessandro Piludu, 39enne anche lui di Capoterra, finito in manette nel corso di un’operazione antidroga e ricerca di armi della squadra mobile di Cagliari. L’uomo, trovato in possesso di oltre 18 grammi di cocaina, suddivisa in 37 dosi e 11.360 euro, è stato giudicato per direttissima e poi sottoposto ai domiciliari. E risale soltanto a ieri, invece, l’intervento reso necessario dopo un accoltellamento.
Una lite familiare ha rischiato infatti di finire in tragedia nel pomeriggio di venerdì 16 maggio, quando un 40enne operaio di Capoterra ha ferito al torace il 36enne fratellastro con un coltello da cucina. Dalle prime ricostruzioni da parte dei Carabinieri della Stazione di Pula, una discussione legata a situazioni di vita familiare, è sfociata in un alterco tra i due. Il maggiore dei due avrebbe colpito una prima volta il fratellastro, per poi colpirlo al torace con un coltello, scappando subito dopo. Il ferito è stato accompagnato in ospedale ed ha una prognosi di una decina di giorni, mentre l’operaio è stato arrestato.
E mentre i controlli di carabinieri e polizia proseguono, i residenti insorgono: “E’ necessario un monitoraggio costante – dice Fabrizio Farigu, che abita nella zona centrale della cittadina – per prevenire il ripetersi di episodi simili e tutelare l’incolumità di tutti. Da alcuni mesi – prosegue – assistiamo ad un aumento di piccoli e grandi reati nel nostro piccolo centro, dove anni fa si viveva molto più tranquillamente”.











