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La denuncia, per ora solo sui social, “ma presto andrò anche dai carabinieri”, non ha sortito l’effetto sperato. Quella statuina in selce di Gesù Bambino, realizzata qualche anno fa, è finita tra le mani di chissà chi. E il “papà” dell’opera, quel Gigi Porceddu conosciuto e apprezzato a livello internazionale, è furente. Nella notte tra venerdì e sabato qualcuno si sarebbe introdotto nel suo laboratorio, ricavato in un ex ovile alla periferia della sua Villasor. “Non ci sono telecamere, hanno scavalcato il muretto e si sono presi la statua e, sicuramente, anche qualche altro oggetto. Sto ancora facendo la conta dei danni”, spiega Porceddu. Opere preziose, perché realizzate con materiali di pregio: “Selce e trachite grigia di Serrenti”, osserva lo scultore 56enne. Il suo timore è che si sia trattato “dell’ennesimo furto su commissione. L’opera vale almeno quattromila euro e impreziosiva il presepe che ho realizzato molti anni fa”. Quando ha scoperto il furto, Porceddu ha trovato il suo laboratorio “tutto in disordine. C’erano statue sparpagliate dappertutto, ne ho realizzate centinaia ed è per questo che non so ancora cosa tutto mi abbiano rubato”.
Di sicuro, però, il Gesù Bambino non c’è più: “Voglio lanciare un nuovo appello al ladro o ai ladri. Restituitemi tutto ciò che mi avete rubato, va bene anche se mi riportate le statue davanti al laboratorio, in forma anonima. E, se qualcuno avesse visto la statua, mi chiami subito al +393387436520”.