“Dall’inizio dell’estate è invalsa la moda di organizzare serate danzanti in spiaggia con la partecipazione di centinaia di clienti che incalzati da musiche, non certo di sottofondo, si agitano, ballano, urlano, calpestano tutto e tutti come si può vedere nei video che loro stessi pubblicano”. A dirlo, con tanto di foto e video scaricati da Instagram e spediti in allegato ad una nota stampa, è l’intero gruppo consiliare di minoranza di Villasimius, Villasimius Bene Comune. Nel mirino degli esponenti dell’opposizione al sindaco Dessì finiscono le tante serate musicali organizzate da varie realtà private sulle spiagge e in riva al mare. “Vale la pena ricordare che tutte le spiagge di Villasimius, nessuna esclusa, sono all’interno dell’Area marina protetta di Capo Carbonara e che le stesse e l’intero sistema costiero di Villasimius, 36 chilometri, sono classificate Siti di interesse comunitario, Zone a protezione speciale, Zone a speciale conservazione e Siti di interesse comunitario marini. Per tutti questi siti, negli anni scorsi sono stati approvati appositi rigorosi piani di gestione decretati dalla Regione con apposite deliberazioni di Giunta e regolarmente pubblicati sul Buras. Nessuna attività pubblica o privata può essere svolta all’interno di questi siti senza la preventiva e preliminare verifica di incidenza ambientale”.
Sono preposti al controllo e alla vigilanza: l’Area marina protetta, il Comune di Villasimius anche attraverso la polizia Locale, la base navale del Corpo forestale regionale, la Guardia costiera. Per molti anni, inoltre si è lavorato intensamente per la ricostituzione del sistema dunale in quasi tutte le spiagge grazie a un finanziamento Comunitario di circa un milione e mezzo, il progetto Res Maris, e al supporto scientifico dell’Università di Cagliari per centrare ottimi risultati rispetto all’obbiettivo. Fa specie quindi assistere allo scempio e alla devastazione di questi ultimi anni durante i quali è stata quasi del tutto azzerata la vigilanza e il controllo e sono state tollerate iniziative di mera speculazione come quelle che da tempo si tengono sulle nostre spiagge con buona pace dei tanti soldi spesi e dei risultati ottenuti”.










