In un momento che appare più che mai cruciale per il futuro della Sardegna, idee, progetti e possibili processi di autogoverno saranno illustrati nel corso di un incontro promosso dal comune
Il dibattito si inserisce nel festival di letteratura, organizzato già da alcuni anni dal Comune di Villamassargia, ‘Incontri nella terra di mezzo’ e ha come focus la pubblicazione intitolata “Sardegna, per un nuovo Statuto Speciale”, edita dalla Scuola di Cultura Politica “Francesco Cocco” e curata da Fernando Codonesu.
L’incontro prevede la partecipazione della sindaca di Villamassargia Debora Porrà e dei relatori Andrea Pubusa e Fernando Codonesu, cofondatori della Scuola di Cultura Politica “Francesco Cocco”, autori rispettivamente della presentazione e della relazione introduttiva dell’opera, scritta a più mani da studiosi, professionisti e personaggi di spicco del panorama sardo.
“Ci sono decisioni sul nostro futuro che non sono più rinviabili e intendiamo affondare le radici di una sfida che deve necessariamente assumere un carattere collettivo – ha osservato la sindaca Debora Porrà. “Per questo – ha continuato la Sindaca – abbiamo deciso di organizzare un momento di riflessione per offrire strumenti utili e spunti a chi vorrà partecipare. Non si può avere un’opinione libera, o assumere una linea di pensiero, senza ascoltare ne’ senza sapere, soprattutto rispetto ad argomenti così complessi”.
La finalità della pubblicazione, che riunisce gli atti del convegno che si è tenuto a Cagliari lo scorso anno, “è offrire un contributo qualificato alla crescita della Sardegna, attraverso un’operazione di rilancio e una politica di sviluppo consapevole”, hanno sottolineato i relatori Codonesu e Pubusa.
Con la presentazione di un’analisi dettagliata, che offre un quadro estremamente realistico sulla situazione attuale, si parlerà di autogoverno e autodeterminazione ripercorrendo un po’ di storia, da Elenora d’Arborea, con la promulgazione della Carta de Logu, a ciò che tentò di fare invano Francesco Cossiga nel 2006 con il disegno di legge costituzionale che tra gli obiettivi si prefiggeva l’emancipazione della Sardegna in termini politico-economici, fino all’idea di una Costituzione sarda e di una “coscienza nazionale dei sardi”.
Approntare oggi una progettazione organica dell’isola su vari ambiti è un processo lungo che parte dalla formazione perchè come viene sottolineato nel libro: “Chini tenit sentidu no si depit ispantai de nudda”. Chi sa sentire e ragionare bene, non ha di che temere.