Dopo più di due millenni riemerge dalla terra un pezzo di storia: una tomba e al suo interno una doppia sepoltura, forse un uomo e una donna, e il corredo funerario. La necropoli punica che mai smette di sorprendere: giorni di lavoro per i professionisti del passato che, con pazienza e devozione, hanno riportato alla luce una tomba risalente agli inizi del III secolo a.C. Si tratta di un insediamento di cultura punica, come testimoniano i materiali presenti nei corredi funerari ma anche i tipi di tombe documentati. “Questa è ricavata in un cassone litico di marna, con blocchi finemente lavorati, coperto con lastre di grandi dimensioni. Al suo interno una doppia sepoltura col suo corredo (vasellame come due brocche, un piattello, una coppa, un askos-guttus in vernice nera, un piccolo unguentario, un anello al dito e alcune monete). Si tratta probabilmente di una donna e un uomo, sicuramente seppelliti insieme” ha spiegato “Missione Archeologica a Villamar – Necropoli Punica.
Instancabili e sempre al lavoro, gli archeologi e tutto il team, pian piano, stanno riportando alla luce tutto ciò che è ben custodito e conservato nel sottosuolo, testimone indiscusso di come vivevano i nostri predecessori millenni fa. Un tesoro, solo in parte, svelato e che, forse, mai tutto e del tutto verrà scoperto: gli antichi misteri spolverati, però, rendono bene l’idea degli usi e costumi di allora, regalando un tuffo tangibile nel passato che appassiona sempre più studiosi e semplici cittadini attratti dal lavoro incessante degli archeologi.












