Appena varcato il cancello arrugginito semi-appoggiato da sempre, ci si accorge da subito che quel “palazzone grigio” che ospita la Ragioneria dello Stato (ex Corte dei Conti), in via XX° Settembre al civico 13, a Cagliari, risente da tempo, da troppo tempo di manutenzione: muri e soffitti dei parcheggi scrostati, pezzi di cornicione che cascano per terra, transenne qua e la per delimitare addirittura “off-limits” sulla scala a chiocciola di emergenza.
Qui ci sono gli uffici territoriali di Cagliari/Carbonia e Iglesias/Medio Campidano: una decina di piani su una struttura ormai fatiscente, almeno dall’esterno. La zona franca comincia qui, pochi metri e sopraggiunge un tanfo irrespirabile di urina, feci e birra, un mix che aleggia nei sottopiani incastonati tra via Sonnino e via XX° Settembre per l’appunto. Il “palazzone” pare faccia capo ad una società della Penisola, che sulla carta dovrebbe (dovrebbe!!) far iniziare i lavori di ristrutturazione. Nel frattempo, nei giorni di apertura al pubblico, tutto appare alla luce del sole come appena descritto. Nei parcheggi esterni, ci sono anche le strisce blu, aree di sosta gestite da una società esterna della città. In questa cattedrale nel deserto, che sembra essere dimenticata anche da Dio, ci sono i cosiddetti “Invisibili”: alcuni pezzi di cartone sporchi, materassi e coperte, poi un “letto a due piazze” per alcuni senzatetto che trovano rifugio quotidianamente in quello stabile; se ci si affaccia tra le ringhiere del condominio, si intravvede anche la fermata del Ctm. Scorre inesorabile il tempo, tra Natale e Santo Stefano, ma qui le cose non sono cambiate per nulla. Anzi, sono peggiorate.










