di Marcello Roberto Marchi
Leggo del goliardico brindisi dell’Assessore Comunale Frau in Via Roma ( avrei avuto il piacere di gustarne gli effetti se avessi potuto vedere anche una foto ad immortale l’evento in mezzo ad una folla di cittadini festanti ! ) e la risposta di Alessandro Serra di Forza Italia. Finalmente escono allo scoperto e possiamo avviare un dibattito e un confronto serio.
Pur prendendo le distanze da certe affermazioni ( non mi piacciono i toni di primi della classe, neppure nelle amministrazioni comunali, avendo sperimentato anche io le fatiche e le responsabilità di Sindaco ) mi pare sia opportuna una qualche puntualizzazione da parte di chi, come me, ha avuto la possibilità di seguire alcune fasi del progetto di “Cagliari Capitale ” con il quale, l’allora Sindaco Emilio Floris ha dato una scossa all’ammodernamento della Città anche sotto l’aspetto dello sviluppo e della crescita civile, per renderla più vivibile e attraente, sul solco tracciato dal predecessore il compianto Avvocato Mariano Delogu.
Se il Corso ha la sua vera piazza, non è la strada trasformata in un ghetto, un non senso sotto il profilo del recupero e della valorizzazione urbanistico- architettonica e della funzionalità e della mobilità in funzione dello sviluppo economico sociale, vuoto per le intere giornate, salvo riempirsi nottetempo nel fine settimana di manifestazioni che non hanno nessuna attrazione culturale e artistica, come non indicano alcuna prospettiva di sviluppo per la Città, ma guardano solo a modesti interessi di pochi ( mentre in questi ultimi sei anni il vero Centro Storico, quello che era il cuore pulsante della Città, è stato svuotato dei servizi essenziali, dalla mobilità alla sanità, all tessuto delle attività economiche accessorie ), se il Corso oggi ha una vera piazza, come dicevo, è quella realizzata dalla Giunta Delogu, con aiuole e spazi verdi, prospiciente l’antico Chiostro di San che andava da Via Sassari a Via G.M.Angioi Francesco ( non è infatti solo quello che si sta recuperando fronte Via Mameli ) come gli studiosi e la stessa Soprintendenza ai Beni Culturali potrebbero confermare. Certo, se ora quell’angolo venisse abbandonato, l’intera Cittadinanza, non solo i residenti, farebbe la rivoluzione. In teoria, perchè anche oggi la rivoluzione dovrebbe essere fatta dal momento che gli spazi e gli arredi pubblici, come per esempio le panchine, sono solo a servizio dei bar e dei loro tavolini che in maniera spudorata le inglobano, se addirittura non vengono rimosse come è accaduto all’inizio di Via Baille, senza che nessuno del Comune sia intervenuto, neppure l’Assessore Frau, , tanto meno il Signor Sindaco che pure ama sostare spesso da queste parti.
Ma veniamo alla Via Roma e alla grande piazza sul mare .Il progetto era ambizioso ma realizzabile ma, soprattutto non era un progetto campato per aria. Il tunnel sotto il porto e la Via Roma, il grande parcheggio sotterraneo era stato progettato e approvato da tutti gli organi competenti, compreso il CIPE, il Comitato per la Programmazione Economica che aveva approvato anche il finanziamento governativo che è stato invece sprecato. L’idea che il Sindaco Zedda e la sua Giunta, o la paura !!!, che la sotto ci siano ancora delle bombe delle incursioni su Cagliari durante la seconda guerra mondiale, cercando poi anche la sponda di chi sa quali studi di fattibilità eseguiti dal Comune nel 2011, quando il progetto era già stato approvato e finanziato a livello ministeriale, sa invece di qualcosa di indecifrabile e di non comprensibile tra amministrazioni che cambiano specie se di orientamento politico opposto. Quello che mi piacerebbe sapere, e come me anche i Cittadini di Cagliari e non solo, è che fine hanno fatto i 7 milioni e passa del finanziamento concesso per realizzare l’opera.
Anche Lega Ambiente entra nel dibattito. Bene : si accolga l’invito ad un confronto e a un dibattito serio sul futuro del porto e della Via Roma.La soluzione della rete metropolitana da Piazza Repubblica alla Stazione delle FF.SS. sembra anch’essa una forzatura e un danno futuro per Cagliri Città e per la Città Metroplitana. Per non farla lunga vorrei chiamare in causa il Seatore Luciano Uras, dello stesso partito del Sindaco Zedda. Negli anni ’80 quando era Segretario Particolare del compianto Assessore degli Enti Locali Luigi Cogodi ed io ne ero l’addetto stampa in quanto dipendente della Regione, abbiamo entrambi sentito parlare e visto gli atti di quello che Cogodi chiamava il ” cuneo “, la sistemazione e la valorizzazione dell’area ricompresa tra la 131, la 130 e il fronte del Porto Tra le altre cose era il progetto della metropolitana circolare da Piazza Repubblica a San Paolo, passando per l’hinterland di Cagliari Assemini ed Elmas, dove si sarebbe realizzato il Centro intermodale ferrato-gommato di tutte le linee pubbliche e il traffico privato. Davanti la grande piazza sul mare, appunto !!!