Quel brandello di muro crollato, creava un rifugio ideale per gli eroinomani: degrado, sporcizia, escrementi e centinaia di siringhe sporche. C’era di tutto, tant’è che dopo il nostro video-servizio di denuncia su Castedduonline.it, qualcuno s’è mosso. Una rete metallica è stata posizionata per delimitare quell’area-vergogna, proprio quasi a ridosso del marciapiede di Via Liguria, a poche centinaia di metri lineari dal SerD della Asl 8. C’è da dire, come sempre, che i tossicodipendenti non si sono persi d’animo: le piante di fichi d’india ora rappresentano un luogo totalmente al riparo dei curiosi e delle forze dell’ordine: ecco infatti pezzi di cartone, una tavola di legno bianco, siringhe e boccette di liquido iniettabile. Attorno a quel pertugio ricavato tra la vegetazione, odore acre di urina. Un immondezzaio insomma, dove drogarsi è il rito quotidiano per le decine di giovani della zona e dei paesi dell’hinterland cagliaritano. Quel luogo appartato dirimpetto alle case e accanto all’ingresso del parco di Monte Claro, è la nuova zona diventata dimora abituale dei tossici.
SERD. Un palliativo quasi inutile avere la struttura della Asl 8 accanto, il Serd, per l’appunto: poche centinaia di metri percorsi a piedi e si assiste al degrado e all’incuria, accanto al parco di Monte Claro, dove passeggiano mamme, bimbi e anziani. E la gente ci va pure a correre, ma dirimpetto e a qualsiasi ora, festivi compresi, lo scenario desolante che esiste da tempo. Tossici, un sali e scendi continuo, per lo più giovani, poco più che trentenni, che usano “spada” ed eroina per lo sballo quotidiano.











