Una normalissima mattinata di lavoro per Valentina. Finito il suo turno presso il call center nel quale lavorava, si trovava lungo la strada provinciale 4 nel primo pomeriggio, ma quel percorso le ha teso una trappola. La peggiore. Valentina Onnis, 26enne di Decimomannu ha perso la vita in un terribile incidente avvenuto al confine tra San Sperate e Sestu.
La sua auto, una Fiat Punto verde chiaro che aveva da anni, si è trasformata in un agghiacciante groviglio di lamiere, tra le quali è rimasta incastrata dopo l’impatto con un autoarticolato. Il mezzo pesante avrebbe invaso la carreggiata opposta per cause che sono ancora al vaglio dei carabinieri e l’impatto con l’auto di Valentina e la Ford Focus di un’altra donna, una 37enne rimasta soltanto lievemente ferita, è stato inevitabile.
La giovane non è riuscita, infatti, a superare la barriera che l’autoarticolato ha creato finendo di traverso sulla carreggiata, e in pochi, drammatici secondi, è stata segnata l’ennesima croce sull’asfalto. Una tragedia che ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Decimomannu, dove Valentina era molto conosciuta nonostante la sua giovane età. Ancora nel pieno della sua vita, oltre al suo lavoro le giornate erano piene di divertimento, incontri con gli amici, serate in discoteca e, con la bella stagione, di concerti ed ore trascorse al mare.
Uno sguardo allegro quello di Valentina. Due occhi grandi che sembravano parlare da soli, che descrivevano la giovinezza e la voglia di realizzare i propri progetti. In molte foto che si trovano sul suo profilo Facebook, la ragazza si trova al mare: l’acqua cristallina delle coste sarde sembrava essere il suo soggetto preferito, quelle spiagge, quelle giornate al sole, rappresentavano probabilmente il modo migliore per staccare la spina, così come le serate estive all’aria aperta, compresa quella di sabato scorso per ascoltare un po’ di musica all’arena Sant’Elia. Energia pura, insomma. Lo sa bene chi la conosceva, come Roberto, che lavorava insieme a lei: “Che destino beffardo. È strano pensare che stamattina ti ho salutata per l’ ultima volta al lavoro. Riposa in pace, cara collega”.












