Il Comune di Cagliari, nel Regolamento per la gestione dei mercati civici, conferma anche il punto numero trentasei: vietato gridare per vendere la merce, sennò c’è la multa. Ma le grida dei pescivendoli per far accorrere quanti più clienti possibile, sono il pane quotidiano nel sottopiano del mercato. Lo sa bene Massimo Ruggiu, che dal 1986 ha proprio un box di pesce: “È una norma troppo esagerata, urlare qui è una caratteristica ormai tipica ed è una scena folcloristica. I turisti rimangono affascinati, e scattano fotografie e fanno video per ricordo”, spiega Ruggiu.
“Io e i miei colleghi pescivendoli non siamo mai esagerati, è il nostro modo per invogliare all’acquisto, non vedo perché mai dobbiamo essere puniti così”, cioè con una salata contravvenzione, dai duecento agli ottocento euro: “In passato è capitato di ricevere qualche richiamo, ma sempre e solo verbale, con i vigili che sono intervenuti per qualche eventuale tono un po’ esagerato. Ma è folclore”.









