I carabinieri di Spoleto hanno arrestato la figlia 43enne Scilla per la morte decisamente sospetta di Claudio Bertini, l’uomo trovato mummificato in casa sua a Foligno. Come ricostruisce Perugia Today, i fatti sarebbero avvenuti sabato scorso. L’autopsia avrebbe rivelato segni evidenti di strangolamento. Secondo una prima ricostruzione, la donna avrebbe chiamato le forze dell’ordine lo scorso 14 marzo dichiarando che il padre 75enne era appena morto, ma all’arrivo dei medico legale l’evidenza è apparsa subito un’altra. Bertini, infatti, era morto da almeno un mese. Poi, il 30 marzo l’arresto di Scilla, con l’accusa di omicidio aggravato. A portare gli inquirenti all’arresto della della donna soprattutto i risultati dell’autopsia e il racconto inverosimile della 43enne, smentito subito dagli accertamenti delle forze dell’ordine e del medico legale. Padre e figlia vivevano insieme e la 43enne risulta disoccupata. Non ci sono ancora ipotesi confermate sui motivi dell’omicidio. Intanto Scilla, in attesa dell’udienza di convalida, si trova nel carcere perugino di Capanne.












