Più risorse per didattica e ricerca, un milione di euro per il diritto allo studio con un numero crescente di studenti regolari. E ancora investimenti in corso per 75 milioni di euro, un aumento di scambi internazionali, e 157 concorsi programmati. Ma anche un calo di immatricolazioni per il 2014-2015 dell’1 per cento, in linea con il dato nazionale, e un decremento del 5 per cento nel numero totale degli iscritti, riconducibile in gran parte ai fuori sede ed ai fuori corso. Questo in breve il primo bilancio dopo cinque anni di mandato, in scadenza a maggio, del rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2014-2015. “Risultati raggiunti in uno scenario regionale e nazionale di grande difficoltà – ha sottolineato il rettore Melis – con continui tagli ministeriali e una premialità punitiva che costringe gli atenei a una corsa alla sopravvivenza”.
Durante la conferenza stampa che ha preceduto la cerimonia di inaugurazione, il rettore Melis ha ricordato “il sostegno in questi anni dell’Ateneo al diritto allo studio: la percentuale degli studenti esonerati dalle tasse supera ormai il 20 per cento degli iscritti. Per quanto riguarda la carenza di posti letto e borse di studio, l’Ateneo, con la collaborazione della Fondazione Banco di Sardegna, ha destinato un milione di euro all’Ersu di Cagliari per borse riservate agli studenti in possesso di requisiti di merito e di reddito “. Il rettore ha poi parlato del miglioramento dei servizi a sostegno della didattica, dei 157 concorsi programmati: 64 già espletati e 57 in corso. E degli oltre 75 milioni di euro di investimenti in corso. “Per quanto riguarda l’attività sanitaria – ha sottolineato Melis – non resta che augurarsi che la recente norma di riordino del sistema sanitario regionale, con la nomina dei nuovi manager, consenta la ripresa del progetto di completamento del Policlinico Duilio Casula”.
Sul mandato complessivo, Melis ha evidenziato che “si è svolto durante gli anni della crisi, dei vincoli agli organici e della riforma Gelmini: eventi che hanno imposto scelte gestionali ed organizzative del tutto nuove, non sempre condivisibili, ma indispensabili per consolidare la funzionalità dell’Ateneo”. A maggio 2015 le elezioni, mentre l’insediamento per il nuovo rettore è previsto qualche mese dopo, a novembre. Ma Melis non annuncia nessuna data di addio: “posso solo dire che sto lavorando al bilancio dell’Ateneo”.










