Venerdì 6 febbraio, alle 11.00, nella sede di Via Oristano n. 15, a Cagliari, si terrà la conferenza stampa del Comitato territoriale per la Sardegna per la presentazione dell’ iniziativa “Un’altra difesa è possibile” e per illustrare l’incontro con Francesco Vignarca previsto per il 10 febbraio a Cagliari.
Il percorso. Lo scorso 25 novembre è partita la raccolta firme per la proposta di Legge di Iniziativa Popolare “Istituzione e modalità di finanziamento del Dipartimento della Difesa Civile non armata e nonviolenta” promossa dalla campagna “Un’altra difesa è possibile” curata e sostenuta da Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale per il Servizio Civile, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Sbilanciamoci!, Tavolo Interventi Civili di Pace.
Riferimenti e idea normativa. La legge (www.difesacivilenonviolenta.org/wp-content/uploads/2014/10/PdLDifesaCivile_web.pdf) prevede che venga istituzionalmente riconosciuta una forma di difesa alternativa a quella militare denominata “Difesa civile, non armata e nonviolenta”, quale strumento di difesa che non comporti l’uso delle armi ed alternativo a quello militare. Tra i diversi compiti del dipartimento che la Legge istituisce vi è quello di svolgere attività di ricerca per la pace, il disarmo, per la giusta e duratura risoluzione dei conflitti e per la graduale sostituzione della difesa armata con quella civile nonviolenta. Ancora, favorisce la prevenzione dei conflitti armati, la riconciliazione e la mediazione, grazie ai Corpi civili di pace da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto.
Comitato territoriale per la Sardegna. Il Comitato dà il suo apporto alla Campagna (che terminerà il prossimo 24 maggio) presenziando con i propri banchetti informativi alle manifestazioni ed eventi vari, con l’obiettivo preminente di contribuire alla raccolta delle firme necessarie allo scopo (50mila sparsi sul territorio nazionale); nel contempo promuove azioni di sensibilizzazione ai temi della difesa civile e della nonviolenza (incontri nelle scuole, seminari, incontri a tema) come unica e, grazie a questa Legge, concreta alternativa, ai “valori distruttivi” tutt’oggi dominanti nella gestione dei conflitti dove dialogo, riconoscimento reciproco, educazione alla convivenza, salvaguardia della vita, ancora troppo poco sono praticati.












