È stata presentata ieri la relazione firmata da Alessandra Londi, istituita per “ristabilire trasparenza, legalità e regolarità amministrativa all’interno del Comitato Regionale Sardegna”.
Le attività ispettive sono iniziate il 3 gennaio 2025, a fine mese, nel corso di una verifica patrimoniale e finanziaria, sono stati individuati un “veicolo di proprietà del Comitato non correttamente censito e un bancomat intestato al Presidente uscente”.
Non solo, poiché in seguito a un nuovo accesso ispettivo nel mese di aprile sono emerse gravi irregolarità nella gestione del personale e nell’erogazione di pagamenti “a soggetti non autorizzati, tra cui anche familiari della dipendente regionale. È stata quindi redatta una relazione di verifica ispettiva, che ha costituito la base per ulteriori accertamenti.
A luglio 2025, in seguito alle risultanze ispettive, è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Cagliari una denuncia formale per le irregolarità accertate. Successivamente, a settembre, si è concluso il procedimento disciplinare nei confronti della dipendente regionale, con l’adozione del provvedimento di licenziamento con preavviso”.
L’analisi dei movimenti bancari ha evidenziato numerosi prelievi in contanti, effettuati mensilmente “per importi tra 800 e 1.200 euro dal Presidente regionale uscente, giustificati come rimborsi trasferte ma privi della necessaria tracciabilità. Tale pratica è stata immediatamente sospesa. È stato inoltre chiuso un conto corrente intestato al Comitato Provinciale di Sassari, privo di giustificazione amministrativa”.
Le verifiche sulle note spese hanno rivelato rimborsi chilometrici superiori alle tariffe previste, assenza di giustificativi e richieste retroattive fino a sei mesi e la gestione del personale e dei beni federali ha mostrato ulteriori anomalie. “La dipendente regionale, unica figura amministrativa, si è resa protagonista di comportamenti ostruzionistici alle attività commissariali e di gravi mancanze nella gestione del protocollo, dell’archivio e della corrispondenza. Sono stati inoltre rilevati pagamenti a favore del coniuge della dipendente, privi di qualsiasi contratto o delibera, e rimborsi non autorizzati al Fiduciario Tecnico Regionale. Anche la gestione delle iscrizioni alle gare avveniva tramite un indirizzo e-mail privato, con incasso di penali non contabilizzate”.
Tra le irregolarità più gravi figura la gestione del veicolo Fiat Doblò, mai censito tra i beni federali e privo di copertura assicurativa e bollo per il 2025. Questo mezzo è stato oggetto di sinistri “per i quali non è stato possibile risalire al conducente”.
Una grave situazione, insomma, quella rilevata dal commissario che in questi mesi ha rilevato gravi atti, ora, appianati.
“Ritengo dunque che sussistano le condizioni per il ritorno alla gestione ordinaria e per la celebrazione dell’Assemblea Elettiva dell’8 novembre 2025, che segnerà l’inizio di una nuova fase di responsabilità e rilancio per l’atletica sarda”.













