A renderlo noto è l’Agenzia Spaziale Europea. L’asteroide 2024 YR4 ha una probabilità dell’1,2%, pari a 1 su 98, di colpire la Terra il 22 dicembre 2032. Scoperto nel 2024, l’asteroide avrebbe un diametro tra i 40 e i 100 metri e potrebbe provocare un cratere di circa un 1 chilometro. La problematica sarà discussa la prossima settimana a Vienna nella riunione già prevista dello Space Mission Planning Advisory Group dell’Onu. Lo scopo è quello di attuare un piano preventivo di monitoraggio costante per studiarne man mano la traiettoria. Si crede ad ogni modo che, nei prossimi anni, ci sarà tempo e modo non solo di valutare a fondo la situazione ma anche che la stessa traiettoria dell’ asteroide possa cambiare.
“Subito dopo la sua scoperta, come sempre accade, il nuovo asteroide è stato analizzato da tanti altri telescopi per conoscerne i dettagli e l’orbita”, ha detto all’ANSA Daria Guidetti, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e referente del progetto Sorvegliati Speciali dedicato alla difesa planetaria.
“Nel peggiore dei casi – ha aggiunto Guidetti – l’impatto causerebbe danni importanti ma solo a livello locale e regionale, non globale”. “Non sappiamo ancora né la sua dimensione precisa né la sua composizione – ha proseguito – ma se fosse roccioso ci potremmo attendere qualcosa di simile a quanto avvenuto nel 1908 a Tunguska, dove l’oggetto esplose nell’atmosfera abbattendo chilometri di foreste, nel caso sia ferroso, dunque più resistente all’ingresso nell’atmosfera, un cratere di 1km, simile a uno molto noto e visibile in Arizona”.